«Palio e addestramento, stiamo cercando di eliminare rischi e asperità»

Il sindaco ieri era a Mociano per controllare di persona il meccanismo di sgancio del canape

Il sindaco con i veterinari e Bircolotti al canape

Il sindaco con i veterinari e Bircolotti al canape

Siena, 8 giugno 2019 - «Un pranzo di benvenuto con il mossiere Bartolo Ambrosione. Uomo esperto che conosce le dinamiche del Palio. Nel tecnico entreremo quando siamo più vicini, sia con lui che con le Contrade che corrono», spiega il sindaco Luigi De Mossi. Che ieri ha voluto vedere di persona il funzionamento di sgancio e del canape, trattenendosi per un paio di batterie a Mociano, dopo il pranzo con i capitani ed Ambrosione. «Stiamo cercando di eliminare le asperità e i rischi del Palio. E’ una corsa di cavalli, però, comporta necessariamente situazioni che non possono essere controllate al 100%. Serve grande responsabilità, dimostrata peraltro dalle Contrade, perché basta un attimo per metterlo sotto la lente d’ingrandimento da parte di chi non aspetta altro che attaccare la Festa e anche la nostra città», aggiunge De Mossi.

Il canape é identico a quello delle scorse sessioni di addestramento. Ma il sindaco ha voluto dare un’occhiata, controllare...

«Non c’è bisogno di farlo. Bircolotti è un uomo molto attento e scrupoloso. Sono situazioni che si possono verificare, inutile dirlo. Il cavallo che corre mette in moto una massa corporea notevole su un terreno sovente non uniforme. Mossiere e vice-mossiere non hanno necessità di spiegazioni. Chiaro che la maggiore preparazione degli animali e la grande professionalità dei fantini comportano il fatto che questi ultimi sono capacissimi di cogliere l’attimo e i cavalli lo stesso. Possono bruciare il tempo e ciò a volte può creare problemi. D’altronde abbiamo selezionato soggetti sani, addestrati. Va da sé che quando partono hanno una reattività importante».

Dopo Monticiano ci sono state molte polemiche.

«Il Palio ha una componente di rischio ineliminabile. Il Comune fa l’impossibile, poi dipende da fortuna e momento. Un cavallo pronto e sano esce dai canapi con velocità».

La possibilità di impiegare il ‘cigno’?

«Ne abbiamo parlato in passato. Ho anche proposto un tentativo di prova ma si doveva fare con mezzosangue non impiegati per il Palio per vedere come funzionava perché poi si abituano. Anche il ‘cigno’ ha pro e contro: c’è chi dice che quelli tra il quarto e il sesto posto possono portarlo via con il petto. Purtroppo una formula magica per garantire l’uscita dal canape senza che crei problemi non esiste, li possiamo solo limitare. Questo stiamo facendo».

La.Valde.