Palazzo Posta Garibaldi rinasce. Inaugurata la sede comunale con uffici e sala espositiva

Torrita di Siena, concluso il recupero dell’edificio che ospita servizi amministrativi e spazi dedicati all’arte. Il sindaco Grazi: "Riorganizzazione funzionale e di valore".

Palazzo Posta Garibaldi rinasce. Inaugurata la sede comunale con uffici e sala espositiva

Palazzo Posta Garibaldi rinasce. Inaugurata la sede comunale con uffici e sala espositiva

È stato presentato alla cittadinanza torritese il nuovo palazzo Posta Garibaldi, l’edificio in piazza Matteotti che dopo un’importante opera di ristrutturazione è divenuto sede di otto uffici comunali, oltre che della sala espositiva ’Fedra Neri Farolfi’.

Un intervento durato quasi due anni ha portato l’immobil,e prima adibito principalmente a biblioteca e archivio, a diventare palazzo Posta Garibaldi, un centro che a pianoterra ospita la sala Fedra Neri Farolfi, luogo dedicato a mostre d’arte; al primo piano gli uffici comunali di servizi scolastici, servizi cultura e turismo, segreteria affari generali, associazionismo, gestione sinistri; al secondo piano gli impiegati che si occupano di ragioneria e contabilità, tributi, risorse umane.

L’operazione eseguita dal Comune di Torrita di Siena con una cifra di 725mila euro, di cui 120mila da contributo regionale, è consistita in opere di completo efficientamento energetico, adeguamento sismico, abbattimento delle barriere architettoniche, rifacimento delle facciate e dell’impianto elettrico, antincendio, termico e di raffrescamento, installazione di un ascensore, degli infissi e dell’illuminazione esterna.

"Nell’àmbito del piano di ristrutturazione che stiamo portando avanti sulle strutture comunali – spiega il sindaco Giacomo Grazi – il progetto di palazzo Posta Garibaldi segna la riorganizzazione degli spazi per molti uffici pubblici nell’ottica di una migliore funzionalità, senza tralasciare il valore della ristrutturazione e ammodernato dell’edificio".

La progettazione è stata affidata all’architetto Maurizio Trabucco; i lavori si sono svolti sotto la supervisione da parte della Soprintendenza dei beni culturali e architettonici di Siena.