Omicidio Siena, la pista dei soldi: in casa la donna uccisa teneva i risparmi

Sarebbe stato questo il motivo per cui l’hanno strangolata brutalmente martedì pomeriggio

Siena, 30 settembre 2022 - Seguire la pista dei soldi, era la lezione di Giovanni Falcone per combattere la mafia. Proprio il denaro potrebbe essere stato l’elemento scatenante anche nell’omicidio di Largo Sassetta, sebbene in questa vicenda non entri certo la criminalità organizzata osteggiata da Falcone. Il denaro, infatti, torna in molte dichiarazioni raccolte da La Nazione – sicuramente anche dagli investigatori che hanno ascoltato decine di persone – su un delitto che ha scosso Siena. Perché Annamaria Guerrini era molto conosciuta, nonostante gli 81 anni compiuti ad aprile ma ben portati, avendo gestito un negozio in via Montanini.

I soldi, si diceva. "Attenta negli affari, ci sapeva fare. Ha sempre visto il denaro come un’ancora di salvezza e di tranquillità", ha riferito infatti Lorenzo Monciatti che pagava l’affitto per il fondo del kebab in via Simone Martini. Era di Anna, così la chiamavano tutti. Eredità di famiglia, lì prima si vendevano insaccati. Seppure la donna fosse molto attenta a gestire le proprietà tanti hanno ribadito che essendo una persona buona contava sulla lealtà degli altri. E questo potrebbe esserle costato caro: la vita.

Era capitato, per esempio, che confidasse il malumore per il fatto che gli inquilini dell’abitazione di Desenzano sul Garda, in provincia di Brescia, la facevano tribolare per pagare l’affitto. Creandole problemi. Era invece così contenta del rapporto instaurato con il titolare del kebab che aveva proposto di vendergli il magazzino. Un fondo che si trova poco più avanti, in via Simone Martini, verso cui sembra che la pensionata si dirigesse lunedì scorso insieme ad un uomo e a una donna, notati dal kebabbaro. Forse cercavano qualcosa di valore? Pensavano che avesse nascosto lì denaro messo da parte? "Se anche fosse stato così - le parole di Monciatti – avrebbero trovato soltanto due tavoli che peraltro sono miei".

Annamaria Burrini voleva sentire le spalle coperte, evitando problemi economici. E gli piaceva tenere denaro contante in casa, forse proprio quello che una donna, così aveva raccontato, le rubò (900 euro) insieme ai gioielli. Come molte persone della sua età, un po’ alla vecchia maniera, avere un gruzzoletto di denaro non in banca ma a portata di mano per ogni necessità la rendeva felice. Ma quando tanta gente ha cominciato a frequentare la sua abitazione prendendo in affitto una camera dell’appartamento all’ultimo piano, qualcuno potrebbe aver scoperto l’esistenza di quel gruzzolo per la vecchiaia. Magari ne aveva parlato con loro proprio Anna, senza pensare al pericolo a cui andava incontro. Ci sono tante brave persone ma anche altre senza scrupoli pur di prendere una manciata di euro. Proprio i risparmi della pensionata potrebbero aver portato alla morte l’81enne. Il movente dell’omicidio.

«Un po’ tutti nel quartiere pensavano anche se non lo dicevano che era rischioso mettersi persone in casa, fossero studenti o stranieri. Ma la donna a chi le domandava se nell’appartamento vivessero anche altre persone lei negava dicendo ’sono da sola’. I rumori che arrivavano dall’abitazione, soprattutto il via vai, smentivano però una realtà che tutti nella zona conoscevano.