Castelnuovo, pugnalato a morte alla schiena. Orrore nella notte in una fornace

La vittima aveva 63 anni

Il luogo del ritrovamento del cadavere (foto Di Pietro)

Il luogo del ritrovamento del cadavere (foto Di Pietro)

Siena, 5 gennaio 2019 - Lo hanno trovato morto, in un appartamento dentro una fornace che produce laterizi a Castelnuovo Berardenga Scalo. I carabinieri della compagnia di Siena, guidati dal colonnello Stefano Di Pace, sono stati chiamati dal 118, messi in allerta dai soccorritori, che per primi avevano scoperto quel cadavere. Nella tarda serata di ieri la macchina degli inquirenti si è messa in moto senza clamori, accorrendo però in forze in quell’impresa di laterizi a poca distanza dal centro abitato della frazione, vicino a un circolo ricreativo. Per ore i carabinieri hanno setacciato i locali della fornace, che in questo periodo è chiusa per manutenzione, ma dà ancora lavoro a una ventina di operai. Hanno sentito testimoni, presumibilmente hanno anche individuato il potenziale colpevole del delitto. Ma fino all’una di notte gli inquirenti hanno tenuto le bocche rigorosamente cucite. Quello che si è riuscito a scoprire è stato raccontato da altri, da esterni.

Si parte dalla vittima: è un cittadino marocchino di 63 anni, tutti lo chiamavano Abramo, nessuno sa dire il suo cognome. Ha lavorato nella fornace per anni, nonostante avesse smesso di farlo, continuava a vivere in un appartamento dentro l’impresa. Chi lo conosceva racconta che aveva un carattere esuberante e amava prendere il treno, quei locali che partono da Castelnuovo Scalo, e arrivano a Siena o a Chiusi. Da ieri sera, però, Abramo non sorride e non può più scherzare. Lo hanno trovato in quella che era casa sua, morto con diverse coltellate alla schiena. Sia l’età della vittima, sia il particolare delle coltellate, hanno indirizzato subito l’attività degli inquirenti. Escludendo piste di indagine e concentrandosi su quel piccolo mondo fatto di lavoro saltuario, di crisi che taglia i posti e di futuro incerto. Nella notte, tra un silenzio e l’altro, i carabinieri si sono lasciati sfuggire mezze frasi sul quadro che si andava delineando e su ipotesi che erano state subito escluse. La sede della Laterizi Arbia è poco distante dalle case di Castelnuovo Scalo, la ventina di addetti dell’impresa andava sempre al circolo vicino. Tra loro ci sarebbero diversi extracomunitari, che però non hanno mai dato problemi, stando a quanto riferiscono dal circolo. Il fatto che i carabinieri siano rimasti per tutta la notte dentro la fornace lascia intuire che la soluzione del delitto sia vicinissima.