Morta dopo lo scippo, lo sfogo del figlio. "Gli anziani non si devono toccare"

Ad olte un anno dalla morte della signora Veltroni, 87 anni, immutato il dolore del figlio Claudio. L’avvocato della famiglia Alessandro Berti annuncia: "Siamo pronti a costituirci parte civile"

La zona dove è avvenuto lo scippo dell’anziana

La zona dove è avvenuto lo scippo dell’anziana

Poggibonsi (Siena), 22 gennaio 2020 - «Se le avesse chiesto 30 euro mia madre l’avrebbe aiutata. Lo faceva con gli extracomunitari, dando loro una moneta, se li trovava quando scendeva a fare la spesa. Con tutti. Invece è stata aggredita, è stata usata nei suoi confronti una violenza gratuita. Ci sono i referti medici ma su questo non voglio dire altro. Non si deve proprio avere cuore per compiere un’azione così". Palpabile il dolore di Claudio Bacci, figlio di quell’anziana minuscola ma grintosa, che aveva sempre una parola gentile per tutti. Olga Veltroni, nata al Romituzzo, poi trasferita a Colle ma da sempre a Poggibonsi, è morta ad 87 anni dopo lo scippo di cui è stata vittima il 17 settembre 2018, a qualche centinaio di metri dalla sua casa in piazza Gerini. "Non si è più ripresa", conferma ancora Bacci, valdelsano doc ma attualmente residente a Firenze.

Cosa si sente di dire alle istituzioni e alle forze dell’ordine? "Ringrazio la procura e i carabinieri, abbiamo avuto fiducia in loro. Poggibonsi non è New York, quanto accaduto non poteva, né doveva restare senza risposte. Ho sempre chiesto una cosa sola: giustizia per la morte della mamma".

E’ stato un duro colpo. "Gli anziani non si toccano, non si deve usare la violenza contro di loro. Come contro nessuno, per carità. Mia madre ha fatto solo del bene nella sua vita, gentile con tutti. Ancora la ricordano con affetto".  

La signora Olga era una donna forte e ancora molto vitale. "Pensi che aveva avuto un problema di salute ma si era ripresa. Era riuscita a superare anche la perdita del marito, particolarmente dolorosa. Coriacea, nonostante il metro e quaranta di altezza e 44 chili di peso. Un peperino. Nessuno poteva fermarla: prendeva il treno a Poggibonsi e andava a trovare la nuora a Firenze, tanto per farle capire il suo carattere".  

Ancora non si dà pace per le conseguenze di quello scippo. "L’unica colpa che si può dare a mia madre è di essersi trovata lì quel giorno. Era appena uscita dal negozio di alimentari in via Santa Caterina. In banca andava solo a pagare le bollette".  

Alla donna arrestata con l’accusa di aver appunto derubato sua madre cosa direbbe? "Proprio niente. Non voglio neppure pensarci, né vederla fino all’eventuale processo".  

«La famiglia ha sofferto in modo particolare la brutalità dell’aggressione subita dalla signora Olga", sottolinea l’avvocato Alessandro Berti che ha seguito la vicenda sin dalle prime battute. "Famiglia che ovviamente è pronta a costituirsi parte civile", conferma il legale. © RIPRODUZIONE RISERVATA x