Le chiarine
Siena, 15 marzo 2020 - «Sono della Contrada dell'Aquila ma i canti di quei ragazzi di Fontebranda mi hanno toccato il cuore". Si commuove, Giuliana Vanni, 80 anni. "Scusi, ma non riesco a trattenermi", dice al telefono da Poggibonsi. E’ qui che vive da anni "ma quando mia figlia mi ha fatto vedere ed ascoltare quelle voci è stata una grande gioia ... Allora volevo fare una proposta: visto che fino al 25 marzo, e forse anche oltre, dovremmo stare chiusi in casa, per gli anziani credetemi è complicato, perché non darsi appuntamento ogni sera alle 22 per intonare i canti della nostra Siena? Almeno aspettiamo qualcosa di bello che dà il segno dell’appartenenza, ai senesi nessuno può insegnarla", conclude la signora Giuliana.
Una delle tante voci che hanno chiamato la nostra redazione nelle ultime ore per sottolineare quanto, a volte uno stornello o delle note musicali, possano essere di conforto in un momento che ha stravolto le abitudini di tutti. E rappresentano quel collante che unisce virtualmente, visto che dobbiamo restare (almeno) a un metro di distanza.
Il primo segnale corale della città sarà comunque lanciato oggi, intorno alle 21, quando i senesi si affacceranno alle finestre per intonare la Marcia del Palio. Ci sarà anche il sindaco Luigi De Mossi che con un pizzico di emozione venerdì aveva abbracciato l’iniziativa sorta spontaneamente e diventata virale. Tantissime le adesioni, molti annunciano anche che esporranno la bandiera della propria Contrada alla finestra.
Ma ci sono regole ben precise da rispettare. Non deve diventare un momento di svago, inteso come assembramento. E allora ecco che sul profilo ‘Siena canta’ di declina ciò che è vietato. Naturalmente non si deve uscire di casa, altrimenti addio precauzioni. Non va messo piede fuori dall’abitazione per girare video, basta stare alla finestra e poi, appunto, ‘Siena Canta’ farà un montaggio di tutti i filmati. Si raccomanda infine di non ritrovarsi nelle case a cena con parenti e amici ad attendere l’evento poiché vanno evitate al massimo riunioni affollate. Prosegue intanto su Facebook anche la raccolta di fondi da donare all’ospedale. © RIPRODUZIONE RISERVATA