OfficinaMps e Swg Start-up più veloci nel reagire alla crisi

La metà ha concluso il 2020 senza perdite per il Covid mentre il 15% ha migliorato il proprio giro d’affari

Un ecosistema resiliente che ha affrontato proattivamente e positivamente la crisi dovuta all’emergenza Covid meglio delle imprese italiane: questa la fotografia del mondo delle start-up emersa dallo studio promosso da OfficinaMps, laboratorio permanente dedicato all’innovazione di Banca Monte dei Paschi, realizzato con Swg, sui bisogni delle start-up italiane.

L’architettura snella, la capacità di operare cambiamenti nel breve periodo e la propensione a rinnovarsi e mettere sempre in discussione il proprio modello di business, sono le chiavi che hanno permesso di superare il 2020 e proiettano le start-up in un 2021 pieno di sfide.

Rinnovamento e non rivoluzione, questo sembra essere il mantra delle start-up. Soltanto il 12% del campione intervistato, infatti, ha stravolto il proprio business, mentre quasi la metà ha operato continui aggiustamenti mirati e graduali, possibili grazie ad una struttura aziendale snella. Oltre la metà delle start-up (51%) afferma di essere uscita positivamente dalla crisi, contro il solo il 39% delle imprese tradizionali. Ma c’è chi va oltre: il 15% delle start-up italiane hanno tradotto l’emergenza in nuove opportunità registrando un incremento di fatturato. Tra queste spiccano le realtà più giovani e quelle appartenenti al comparto dell’Ict. E sul 2021, solo il 27% delle imprese crede in una ripresa nel breve termine, per 8 start-up su 10 il business è destinato a migliorare già quest’anno. Ma è sui nuovi bisogni che la ricerca OfficinaMps-Swg porta alla luce il bisogno di networking, per ampliare il raggio del business e stringere alleanze per espandere i servizi, e di individuare figure di consulenza specializzate e specifiche.