"Diretta responsabilità del comportamento tenuto da Carburo per la prova generale", contesta l’assessore Fazzi alla Civetta a cui applica una censura mentre al fantino tocca un’ammonizione. Rimanda poi alla proposta di sanzione per Carburo quanto alle motivazioni. Quest’ultimo aveva contestato di aver ricevuto indicazioni da commissione veterinaria e Comune sul comportamento da tenere con Vankook durante la prova generale, negando di averlo lanciato al galoppo per tre giri. "Andando ad analizzare i fatti – si era difeso il Castellare riferendosi al sit-in di protesta per l’esclusione del cavallo dal Palio – emerge con chiarezza che dal momento della comunicazione ai contradaioli dell’esclusione dalla prova sono trascorsi solo pochi minuti necessari a far propria la notizia e a rientrare in Contrada senza provocare alcun incidente o tumulto. Questo grazie all’intervento della dirigenza attuale ed ex. Se la comunicazione non fosse avvenuta a ridosso della provaccia vi è la certezza che tali fatti non sarebbero occorsi". Quanto al comportamento del barbaresco della Civetta, l’assessore si richiama ad una delibera del 2018 dove si evidenzia "come le offese dirette ad un pubblico ufficiale, nella persona del sindaco, costituiscano motivo sufficiente per attivare i dispositivi sanzionatori previsti dal Regolamento". La Civetta, comunque, ha negato fermamente che il barbaresco "abbia tenuto comportamenti offensivi, ancor meno al limite della minaccia nei confronti di sindaco e Commissione veterinaria" proferendo al massimo solo alcune frasi non ingiuriose.

Cronaca

Civetta



"Diretta responsabilità del comportamento tenuto da Carburo per la prova generale", contesta l’assessore Fazzi alla Civetta a cui applica una censura mentre al fantino tocca un’ammonizione. Rimanda poi alla proposta di sanzione per Carburo quanto alle motivazioni. Quest’ultimo aveva contestato di aver ricevuto indicazioni da commissione veterinaria e Comune sul comportamento da tenere con Vankook durante la prova generale, negando di averlo lanciato al galoppo per tre giri. "Andando ad analizzare i fatti – si era difeso il Castellare riferendosi al sit-in di protesta per l’esclusione del cavallo dal Palio – emerge con chiarezza che dal momento della comunicazione ai contradaioli dell’esclusione dalla prova sono trascorsi solo pochi minuti necessari a far propria la notizia e a rientrare in Contrada senza provocare alcun incidente o tumulto. Questo grazie all’intervento della dirigenza attuale ed ex. Se la comunicazione non fosse avvenuta a ridosso della provaccia vi è la certezza che tali fatti non sarebbero occorsi". Quanto al comportamento del barbaresco della Civetta, l’assessore si richiama ad una delibera del 2018 dove si evidenzia "come le offese dirette ad un pubblico ufficiale, nella persona del sindaco, costituiscano motivo sufficiente per attivare i dispositivi sanzionatori previsti dal Regolamento". La Civetta, comunque, ha negato fermamente che il barbaresco "abbia tenuto comportamenti offensivi, ancor meno al limite della minaccia nei confronti di sindaco e Commissione veterinaria" proferendo al massimo solo alcune frasi non ingiuriose.

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Dalle frasi del barbaresco alla diretta responsabilità del comportamento del fantino alla prova generale

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