di Laura Valdesi
Qualche volto assonnato. Ciuccio in bocca che concilia il sonno. Sono le 21 passate, del resto. Eppure con le manine paffute reggono le sciabole di gommapiuma, spinti nei passeggini dalle mamme con parrucca pop e coloratissima come le persone senza volto dipinte nel Drappellone di Lodola. Così piccoli eppure baldanzosi, i bambini. Pronti a sguainare la spada che simbolicamente avrebbe dovuto trafiggere la volontà di vittoria della loro Contrada. E con cui i cittini suonano la carica. Inizia così il corteo dell’Oca per celebrare un trionfo, quello di Brigante e Zio Frac, che ha galvanizzato e letteralmente elettrizzato il popolo di Fontebranda. Gli anatroccoli in testa, dietro quasi 300 giovanissimi che li imitano sciabola in pugno, sono stati solo l’incipit di una serata magica. Di divertimento puro, musica e trentadue carri (persino uno scuolabus e un camper) con 1050 contradaioli che hanno declinato in modo diverso lo stesso tema con la rivale sempre al centro. Un corteo aperto dai bambini, nel mezzo una Contrada di giovanissimi che si è appropriata della città. In fondo il capitano vittorioso Stefano Bernardini e la dirigenza dietro al Palio, con i componenti della Sedia che per l’occasione hanno cambiato capigliatura, indossando parruccone bianche. Non ha potuto godersi lo spettacolo il fantino vittorioso, Carlo Sanna detto Brigante, che si sta ancora riprendendo dall’infortunio.
"Questo è il nostro futuro, vedi quanti giovani", dice orgoglioso uno dei mangini mentre il serpente rumoroso, scintillante e irriverente entra nell’anello superiore di Piazza. Erano stati avvertiti i commercianti, il giorno prima, che l’Oca avrebbe fatto il massimo per rispettare il lavoro delle loro attività. E nessuno dei ristoratori ha detto ’no’ se c’era da arretrare di un metro i tavoli per consentire al corteo della vittoria di sciogliersi e fluire in quell’anello (e poi non solo quello, visti i numeri) che il 16 agosto l’ha incoronato vincitore per la 67esima volta. Dentro i giovanissimi con l’ape car dell’Agenzia Spazza Carboni’, l’osteria ’Il Masgalano’ ma c’è spazio anche per le ’Frittelle del Secondelli’ vendute dalle ragazze di Fontebranda, un angolo riservato alla magia ma si ’gioca’ anche sul nome del cavallo della rivale allestendo la Tabaccheria Elefante. Un delirio in Piazza: canti, musica, festa vera. Che alla Contrada mancava da dieci anni. E si è visto. Un corteo-fiume, una lunga notte finita nel rione con i tortellini per tutti.