Vaccino covid, a Siena i No Vax si ‘radicalizzano’, flop delle prime dosi

Le nuove iniezioni per iniziare il ciclo ai minimi storici: nell’ultima settimana solo 500 dei 30mila non vaccinati hanno rotto il tabù

Un'operatrice sanitaria

Un'operatrice sanitaria

Siena, 6 novembre 2021 - Se davvero l’obiettivo da raggiungere è la vaccinazione dei quasi 30mila che ancora non hanno intrapreso il percorso verso l’immunizzazione, il traguardo è sempre più lontano: a venti giorni dall’obbligo di green pass al lavoro – scattato il 15 ottobre – in questa provincia sono state meno di 3mila le prime dosi fatte, circa 500 nell’ultima settimana. Dunque l’effetto green pass sulle vaccinazioni è già finito, se mai c’è stato e gli irriducibili no vax sembrano voler attendere la fine dell’emergenza al posto di arrendersi.

Quando a metà settembre il governo annunciava che sarebbe stato introdotto l’obbligo del green pass per tutti i lavoratori, il ministro della Salute, Roberto Speranza spiegava che uno degli obiettivi era aumentare il numero delle persone vaccinate dopo il calo delle somministrazioni giornaliere avvenuto dalla metà di agosto.

Ecco, se l’effetto green pass si basa sugli obiettivi dichiarati dal governo, a poco più di due settimane dall’introduzione dell’obbligo si può dire che quell’effetto non c’è stato: il numero delle prime dosi è crollato ed oggi è ai minimi storici. In pochi ci stanno ripensando. I numeri confermano il trend ‘mancato’: il 15 ottobre scorso nella provincia di Siena risultavano somministrate 192.799 prime dosi e oggi (l’ultimo report Asl è del 5 novembre) sono 195.593. Dunque in tre settimane meno di tremila persone hanno iniziato il percorso vaccinale. Una settimana fa, il 29 ottobre, le prime dosi somministrate erano 195.066; dunque nell’ultima settimana sono stati convinti appena 500 non vaccinati.

Di questo passo recuperare 30mila no vax senesi diventa un’impresa, sicuramente troppo lunga. Detto questo, il Ministero della Salute spinge le terze dosi, con l’intenzione di allargare la platea interessata e con la possibilità di recarsi agli hub senza prenotazione: ad oggi nella nostra provincia come in tutta la Toscana la terza dose riguarda gli over 60 che hanno completato il primo ciclo vaccinale almeno sei mesi fa, i fragili e i sanitari. E’ già possibile recarsi agli hub, ma anche in farmacia, senza prenotazione per la prima dose ed anche per la terza se si è nelle categorie interessate.

L’altro fronte su cui si sta muovendo l’Asl Sud Est è quello delle scuole: il Ministero ha mandato due giorni fa nuove indicazioni su come trattare il caso positivo e sulle quarantene dei contatti stretti.

L’obiettivo è bloccare al circolazione del virus, ma anche ridurre il numero di studenti rinchiusi a casa e costretti alla dad. Nella provincia ci sono oggi ben 49 classi (circa mille studenti) in quarantena perché contatti di casi positivi emersi nella popolazione studentesca.

Con le nuove linee ministeriali, la quarantena scatterà per tutta la classe in caso ci siano almeno tre casi positivi nel gruppo; altrimenti (fino a due) i compagni del positivo dovranno fare tampone subito e ripeterlo a 5 giorni di distanza; nel frattempo, sempre che siano negativi, potranno andare a scuola. E qui entra in gioco l’Asl, cui spetta adattare la logistica alla nuova procedur a: i tracciamenti dei contatti dovranno essere immediati e subito dovranno essere fatti i primi tamponi. Un iter questo che richiederà un grande sforzo ancora: nel numero dei tamponi soprattutto, destinato ad aumentare considerevolmente. E’ atteso a giorni il via all’operazione nella Toscana Sud.