No alle scorie nucleari in Valdorcia. Approvata la mozione alla Camera

La parlamentare Pd Susanna Cenni: " Serviranno nuovi approfondimenti e parametri e il confronto con i territori"

Susanna Cenni, Pd

Susanna Cenni, Pd

Trequanda (Siena), 26 aprile 2021 - Dalla Camera dei Deputati arriva un segnale che fa ben sperare sullo stop all’inserimento nell’elenco idoneo a "realizzare un deposito nazionale di stoccaggio dei rifiuti nucleari" un’area del comune di Trequanda, confinante con il territorio di Pienza e della Val d’Orcia. E’ stata infatti approvata una mozione nella quale si legge che "serviranno nuovi approfondimenti, l’analisi di parametri aggiuntivi e soprattutto uno stretto confronto con gli enti locali e i territori, per individuare il sito che ospiterà il deposito delle scorie nucleari".

Nella mozione si sottolineano "i temi della mobilità, dell’accessibilità infrastrutturale, con particolare riferimento ai materiali inquinanti, alle particolari evidenze paesaggistiche, culturali". Si ritiene che per l’area della Val d’Orcia sia coerente "valutare iniziative tese a escludere le parti di territorio con particolari colture di pregio, riconosciute a livello nazionale e locale e le aree naturali protette nazionali e regionali da quelle dove possa essere realizzato un deposito di scorie nucleari". In buona sostanza è quanto serve ad anticipare un giudizio che dovrebbe arrivare dopo la Conferenza di Servizi convocata proprio per esprimere la compatibilità ambientale dell’ipotesi progettuale. "Nella mozione – spiega Susanna Cenni del Pd – è contenuto un passaggio fondamentale per il territorio senese: si dovranno, infatti, tenere in considerazione tra i criteri di esclusione quelli relativi alla mobilità e all’accessibilità, escludendo dunque quei territori con particolari colture di pregio e le aree naturali protette". La stessa parlamentare ricorda che "già nelle scorse settimane si era intervenuti (grazie ad alcuni emendamenti al Milleproroghe) per ampliare i tempi di consultazione e dare modo alle amministrazioni locali di documentare le loro ragioni sui siti potenziali indicati a gennaio. Con questa mozione – conclude la Cenni – si spinge verso la ricerca di ogni possibile concertazione e condivisione".