Marco Lorenzini (foto Di Pietro)
Siena, 25 aprile 2021 - "Ci diamo il cambio con il mio mangino, facciamo a turno al Ceppo. Le regole sono queste", dice Marco Lorenzini, capitano dell’Aquila, allargando le braccia.
Il collega della Giraffa sostiene che sarebbe bello se, magari con le riaperture, fosse possibile far partecipare più contradaioli a Mociano e Monticiano. "Questione emersa anche nell’ultima riunione fra i capitani. Io e Gianni Cortecci abbiamo portato all’attenzione dell’amministrazione tale richiesta. Ne ha preso atto dicendo che, compatibilmente con la situazione del momento, avrebbe deciso. Già rispetto al 2020 in fascia gialla possono venire 4 persone".
Fosse un bookmaker Lorenzini a quanto darebbe il Palio straordinario? "Non sono bravo, né mi azzarderei a dare quote perché uno rischia di farsi male. Speriamo ma ad oggi la vedo complicata. Se la situazione dovesse evolvere in maniera repentina, comunque, ci faremo trovare pronti".
Perdere un altro anno sarebbe duro per chi? "Per tutti. Per i fantini è un lavoro, per noi è il piacere di stare insieme, il tornare a fare una vita normale che tanto ci manca".
Legame stretto con Tittia, il capitano dell’Aquila il primo giorno di previsite non è mancato. "E’ sempre un piacere fare un saluto, c’erano lui e anche Carlo Sanna. Il rapporto c’è e si continua a coltivarlo anche perché non è successo niente di nuovo dal 2019".
Il fantino che più perde o guadagna in questa situazione? "Credo che nessuno ci guadagna, per mille motivi. C’è chi ci perde perché in prospettiva poteva mettere a frutto quanto ha fatto vedere di buono, chi è all’apice della carriera, chi ha fatto investimenti pensando di ammortizzarli e adesso si trova in difficoltà. Sono partite iva anche loro!"
Favorevole ad azzerare le squalifiche in caso di Straordinario? "No, anche se direttamente la questione non ci tocca. Se c’è un regolamento uno non lo può fare e disfare a proprio piacimento".
La.Valde.