Nisini: "Il lavoro sul territorio paga"

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L’ex sottosegretario della Lega, Tiziana Nisini, è arrivata prima nel collegio uninominale per la Camera ad Arezzo con il 42,9% dei voti, battendo l’antagonista del Pd Vincenzo Ceccarelli (33,2%), dato per favorito dai sondaggi.

Nisini, lei passa dal Senato alla Camera da ’campionessa di voti’, ma la Lega è crollata a livello nazionale. Cosa è successo?

"Il centrodestra ha vinto in tutta Italia, grazie alla trazione di FdI, ma la Lega ha pagato lo scotto dell’ingresso nel Governo Draghi, scelta fatta per senso di responsabilità durante la pandemia sanitaria, che nel tempo è divenuta anche economica".

Tornando al suo risultato personale, lei ha ottenuto 85.539 preferenze. Quale il segreto del suo successo?

"Mi sono concentrata su Arezzo perché la sfida vera era l’uninominale, tuttavia sono e resto il parlamentare di riferimento anche di Siena. Credo abbia pagato il lavoro sul territorio, lavoro che non è stato fatto solo in campagna elettorale, ma che è iniziato nel 2015 proprio nell’amministrazione comunale aretina".

A Siena città però sarebbe stato eletto Enrico Rossi del Pd...

"Sinceramente non me lo spiego. Evidentemente ci sono ancora roccaforti rosse in Toscana. Come Lega abbiamo iniziato dal nulla nel 2015 e a poco a poco abbiamo conquistato Comuni piccoli e medi: serve ancora del tempo. Ma l’elettorato è fluido, quindi puntiamo a consolidare quello che abbiamo".

A Siena la Lega è diventata il terzo partito della coalizione di centrodestra: perché?

"Il commissario provinciale Paolo Salvini ha sempre lavorato sul territorio responsabilmente e anche la nostra presenza in Consiglio comunale è certificata non solo dall’impegno dei nostri nostri consiglieri, ma anche dal vicesindaco Andrea Corsi. Ora dobbiamo partire da questo per creare più sinergia tra i diversi livelli istituzionali con lo sguardo puntato alle amministrative del 2023".

Cristina Belvedere