Niccolò finalmente realizza il sogno "Così ho abbracciato Mustafa"

Dopo mesi, lo studente di 11 anni ha incontrato il piccolo siriano: "Un pomeriggio tra giochi e caramelle"

di Cristina Belvedere

Ha atteso per mesi, ma alla fine Niccolò Celli, 11 anni, studente della scuola media ’Sabin’, ha realizzato il suo sogno: conoscere Mustafa, il piccolo siriano ospitato con la famiglia a Siena grazie all’ondata di solidarietà suscitata dalla foto del turco Mehmet Aslan, vincitore del Siena Photo Awards. "Martedì pomeriggio è arrivata dalla Caritas la telefonata che tanto abbiamo aspettato – racconta la mamma di Niccolò, Erika Carrazza – invitandoci nell’abitazione all’Arbia. Mio figlio all’inizio era imbarazzato, non sapeva cosa fare tanta la sua emozione. Ma sono bastati pochi minuti perché lui e Mustafa diventassero subito grandi amici".

Niccolò, colpito dal storia del piccolo siriano, aveva riprodotto in un disegno la fotografia che ha fatto conoscere al mondo il grande amore tra Mustafa e suo padre Munzir. Quindi aveva lanciato un appello per incontrare quel bambino a cui si era tanto affezionato, pur senza conoscerlo. Dopo qualche mese, il desiderio di Niccolò è stato realizzato dalla Caritas.

"Il pomeriggio a casa di Mustafa è stato splendido – spiega la Carrazza –. Mio figlio ha portato il puzzle di Spiderman, di cui Mustafa è appassionato, e la tombola degli animali. Hanno giocato insieme, mangiando caramelle e gelato. Poi si sono uniti ad altri due bambini che abitano vicino alla chiesa, restando insieme fino all’ora di cena". Per Niccolò è stata "un’esperienza fantastica": "Mio figlio è rimasto sorpreso dalla vivacità e dall’allegria del nuovo amico, che conosce anche qualche parola in italiano, ma che soprattutto parla con gli occhi".

E ancora: "Mustafa e la sua famiglia sono meravigliosi, c’erano anche la mamma e le sorelline. Ci hanno invitato a tornare".

Dalla prossima settimana tutti si trasferiranno a Budrio, dove padre e figlio saranno in cura al Centro protesi Inail di Vigorso. Entrambi mutilati, Munzir a causa di una bomba in Siria e il piccolo quasi del tutto senza arti dalla nascita, ora sono pronti a lasciare Siena. Alcuni problemi di salute avevano rallentato l’inizio della terapia al centro di Vigorso, ma ora tutto è risolto.

"Mentre eravamo ospiti degli El Nazel – aggiunge la madre di Niccolò – è arrivato anche Luca Venturi, ideatore del Siena International Photo Awards che ha reso nota la vicenda di Mustafa e della sua famiglia. Tra loro c’è grande complicità e allegria. Ogni sorriso del piccolo siriano è un ringraziamento a Venturi per la possibilità di una nuova vita che gli ha donato". E infine: "Per Niccolò è stato come conoscere Mustafa da sempre – conclude la Carrazza –. Porterà sempre con sè quel ’Ciao Nicco’ con cui il nuovo amico lo ha salutato l’altra sera. La sua speranza è rivederlo presto".