Operazione salva un neonato toscano con grave malformazione: la sanità che funziona

Siena, l'intervento realizzato alle "Scotte"

Il 44enne è stato operato all'ospedale di Circolo di Varese

Il 44enne è stato operato all'ospedale di Circolo di Varese

Siena, 17 gennaio 2020 - Un'operazione che ha salvato la vita a un neonato: l'intervento è stato effettuato al policlinico "Le Scotte" di Siena. Il piccolo aveva gli organi addominali nel torace, a causa di un problema al diaframma. L'operazione, una tra le poche del genere in Italia, è stata effettuata dall'équipe di Chirurgia pediatrica, diretta dal professor Mario Messina, in collaborazione con l'ospedale di Arezzo dove è nato il bambino.

«Appena nato - spiega il professor Messina - i colleghi di Arezzo si sono subito resi conto del problema e si sono attivati per stabilizzare il distress respiratorio del bambino, mettere in sicurezza il piccolo e organizzare il trasferimento a Siena». Poi «il neonato - prosegue Messina - è stato operato in toracoscopia, una procedura chirurgica mininvasiva che con tre fori nell'addome, due da 3 millimetri e uno da 5 millimetri, ha permesso di riposizionare gli organi interni, in particolare spostando dal torace il colon e l'intestino e mettendoli al loro posto nell'addome, e di chiudere l'ernia diaframmatica che metteva in collegamento il torace con l'addome».

L'intervento è stato eseguito dal professor Francesco Molinaro con la dottoressa Rossella Angotti, insieme all'anestesista Tommaso Bacconi e agli infermieri Roberta Piazzi e Angelo De Lucia, con tutto il personale di sala operatoria. «L'intervento - aggiunge il professor Molinaro - è durato circa tre ore ed è stato tecnicamente complesso perché gli spazi per le manovre operatorie erano molto ridotti e le difficoltà respiratorie presenti erano importanti, ma abbiamo preferito l'utilizzo della chirurgia mininvasiva perché questa procedura consente un più rapido decorso operatorio e una miglior risposta da parte del piccolo paziente.

Il piccolo adesso sta bene, ha ripreso a mangiare e dopo pochi giorni è tornato a casa