Dopo Nannini, SieIna mette la Pernigotti nel mirino

Il Gruppo guarda lontano e si pone un traguardo ambizioso

Cataldo Staffieri e Maxim Constantin

Cataldo Staffieri e Maxim Constantin

Siena, 15 gennaio 2019 - Dopo aver acquisito il marchio Nannini e lanciato un piano di rilancio e acquisto di locali e ristoranti, il Gruppo SieIna guarda anche più lontano e si pone un traguardo ambizioso. La società formata dall’ingegnere kazako Igor Bidilo, con Maxim Constantin nelle vesti di ad e Cataldo Staffieri, avrebbe manifestato interesse per acquisire la Pernigotti, marchio storico dell’industria dolciaria italiana. Il dossier è seguito attentamente dal ministro del Lavoro, Luigi Di Maio. E a mettere in contatto Staffieri e Constantin con chi segue la vertenza Pernigotti, sarebbe stato il deputato vucepresidente del Gruppo misto Salvatore Caiata. Per ora siamo solo alle informazioni preliminari. Dopo la decisione dei turchi del gruppo Toksöz di chiudere lo storico stabilimento di Novi Ligure, ma di non mollare il marchio, è cominciato un braccio di ferro tra proprietari e governo sia sulla cassa integrazione per cessazione attività relativa ai 100 dipendenti, sia sull’affidamento all’advisor Sernet della ricerca di un player industriale, interessato alla produzione di gianduiotti, torroni, uova di Pasqua e preparati per la gelateria.

Pernigotti è un marchio con 150 anni di storia alle spalle: è stato fornitore ufficiale dei Savoia, la casa reale italiana, ha vissuto un lungo periodo di espansione, acquisendo fra l’altro l’Enea Sperlari (produttrice di torrone). Negli anni ’90, poi, la cessione alla famiglia Averna e l’11 luglio 2013 l’azienda passa al gruppo turco appartenente alla famiglia Toksöz, attivo nel dolciario, nel farmaceutico e nel settore energetico.

Poi la crisi e la decisione di vendere il reparto produzione, presa il 14 dicembre scorso. Gli ultimi dati di bilancio parlano di ricavi per 21,3 milioni di euro e perdite sopra i 5 milioni. Il Governo si è preso tempo fino al 5 febbraio per decidere sulla cassa integrazione, e cerca acquirenti tramite l’advisor Sernet. Si sarebbe fatta avanti la Sperlari e due aziende piemontesi. Forse Di Maio aggiungerà anche Nannini tra i marchi interessati.