Mps: chiesti 8 anni e 4 milioni di multa per l'ex presidente Mussari

Il processo con al centro le operazioni Santorini e Alexandria

Giuseppe Mussari

Giuseppe Mussari

Milano, 16 maggio 2019 - La condanna degli ex vertici di Mps Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri rispettivamente a 8 anni e 4 milioni di multa per i primi due e e a 6 anni e 1.5 milioni di multa per il terzo è stata chiesta oggi dai pm di Milano nel processo a 16 imputati con al centro le operazioni Santorini e Alexandria, Fresh e Chianti Classico. Chiesta anche la condanna di Nomura e di Deutsche Bank AG. Chiesta l'assoluzione di due manager della banca tedesca e della sua filiale londinese.

Il pm Giordano Baggio, titolare delle indagini nate a Siena e trasmesse per competenza a Milano assieme ai colleghi Mauro Clerici e Stefano Civardi, ha chiesto inoltre ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale, di condannare Daniele Pirondini, ex direttore finanziario di Mps, a 6 anni di reclusione e a 1 milione e mezzo di multa, Marco Di Santo, all'epoca dei fatti responsabile Alm (Asset Liabilities Management e Capital Management) all'interno dell'area Tesoreria e Capital management di Rocca Salimbeni a 2 anni e mezzo di reclusione e 800 mila euro di multa.

Riguardo, invece, agli ex manager di Deutsche Bank è stato proposto di assolvere con la formula «per non aver commesso il fatto» gli ex managing director Ivor Scott Dunbar e Matteo Angelo Vaghi. Per gli ex manager Michele Faissola, Michele Foresti e Dario Schiraldi è stata richiesta una pena di 5 anni e 8 mesi e 1 milione e 400 mila euro di multa e 2 anni e mezzo di carcere e 800 mila euro di multa per Marco Veroni, ex direttore-account manager di Db Ag London Branch, filiale che, in qualità di ente, per il pm va assolta. Riguardo agli ex dirigenti di Nomura, Sadeq Sayeed e Raffaele Ricci, la richiesta è stata di 6 anni e 1 milione e mezzo di multa.

Le accuse a vario titolo sono manipolazione del mercato, falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo all'attività degli organi di vigilanza, reato che in parte è andato prescritto con la conseguente proposta di assoluzione relativa a tre capi di imputazione per Mussari, Vigni e Pirondini.

Si ritorna in aula il prossimo 23 maggio quando parleranno i legali delle parti civili. Il pm Baggio nella sua parte di requisitoria, durata due udienze, ha trattato solo Santorini e Alexandria - i suoi colleghi Stefano Civardi e Mauro Clerici hanno parlato del Fresh e di Chianti Classico - spiegando che le due operazioni, tra il 2008 e il 2011, avevano creato una «voragine» nei bilanci di Banca Monte dei Paschi di Siena che all'epoca era la terza Banca italiana. «Voragine» emersa solo nel 2012 «e non prima di allora, e soltanto perché vi è stata una discontinuità gestionale (...) imposta da Banca di Italia, a seguito della crisi di liquidità che aveva colpito l'istituto senese che era tecnicamente in default» dal 2011.