Museo dell’Acqua, taglio del nastro Il luogo simbolo per la rete idrica

Aperti spazi espositivi e uffici vicino alle sorgenti del Vivo. Le fonti più importanti contro. la sete di Siena e provincia

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Valorizzare il legame tra la comunità e la risorsa idrica, fonte di vita e sostentamento, e la storia dell’acquedotto, oggi gestito da Aquedotto del Fiora, creando un ponte tra passato e futuro che possa far incontrare generazioni, esperienze, saperi, sensibilità e prospettive. Al Vivo d’Orcia, sulle pendici del Monte Amiata, è stato inaugurato il ’Museo dell’Acqua’ ideato e allestito da AdF, che ha finanziato e realizzato le opere di rinnovamento dei locali di proprietà del Comune di Castiglione d’Orcia, proprio in via delle Sorgenti.

Sostenibilità, tutela e uso consapevole della risorsa idrica, rispetto dell’ambiente, innovazione, riuso, economia circolare, transizione ecologica ed energetica i temi al centro della mattinata, come elementi di congiunzione tra il mondo di ieri e quello di domani. Nasce così, in prossimità della sorgente dell’Ermicciolo, luogo di grande fascino e straordinario valore, un nuovo polo educativo e culturale all’insegna del legame prezioso e vitale tra l’essere umano, l’acqua e la natura.

Al taglio del nastro erano presenti il prefetto di Siena Maria Forte, il sindaco di Castiglione d’Orcia Claudio Galletti, il presidente di AdF Roberto Renai e l’amministratore delegato di AdF Piero Ferrari. Hanno partecipato anche gli alunni delle scuole e realtà associative del territorio. Inaugurati anche i nuovi uffici di AdF, adiacenti agli spazi espositivi. Il progetto, nato dalla collaborazione tra AdF e Comune, risponde alle esigenze del territorio e dei Comuni e alla volontà di valorizzare la natura e la storia di un luogo simbolo, dove nasce la ’Dorsale del Vivo’, fonte di approvvigionamento per la provincia e per Siena.

Da. Pa.