"Muoviamoci, Siena Jazz deve continuare"

Dimissioni del direttore artistico Caroni, parla il presidente Bizzarri che convoca il Cda: "Rispettare programmi ed equilibrio finanziario

Salvare gli eventi estivi dalle turbolenze interne, in attesa che si definisca la situazione. Questa è la rotta del Siena Jazz, alle prese con le dimissioni dello storico direttore artistico Franco Caroni, dopo il passaggio in consiglio comunale della modifica allo statuto dell’associazione, che adesso dovrà passare al vaglio dell’assemblea dei soci, che comprende oltre al Comune anche la Provincia e l’Associazione Jazzistica Senese.

Nel frattempo, il presidente del Siena Jazz, Fabio Bizzarri, ha convocato il consiglio di amministrazione, per esaminare gli scenari che adesso si aprono e pensare ai provvedimenti da adottare nell’immediato. "È chiaro che una decisone del genere crea prima di tutto sorpresa e dispiacere – afferma Bizzarri – ma impone di muoversi, perché siamo alle porte di una stagione importante. Le attività devono continuare, con i seminari estivi e poi quelli del Kind of blue, ma anche con la normale gestione di quelle cose e quei problemi che sono sempre all’ordine del giorno, a partire dall’equilibrio finanziario. In questo momento il dovere principale del consiglio di amministrazione e del presidente è assicurarci che le nostre attività procedano senza interruzioni".

Bizzarri chiarisce anche cosa accadrà adesso dal punto di vista formale: "L’assemblea è sovrana. Il consiglio comunale ha deliberato una proposta di modifica allo statuto, come è nei suoi poteri. Adesso quella proposta dovrà arrivare al consiglio di amministrazione e quindi dovrà essere discussa con gli altri soci. Quello che sarà deciso dall’assemblea troverà applicazione nello statuto". Tra le novità approvate in consiglio comunale, quella sulla nomina del consiglio direttivo: sei membri del Comune, uno dell’Associazione jazzistica, uno della Provincia e uno della Regione. L’effettiva partecipazione dei rappresentanti al Consiglio di amministrazione, che dura in carica sempre quattro anni, va subordinata al finanziamento delle attività di almeno 50mila euro annui. Poi, c’è la questione della nomina del direttore artistico e del direttore amministrativo, che secondo quanto votato in Comune avverrà su designazione del sindaco.

Riccardo Bruni