Dramma prima del parto, muore il feto

Siena: cesareo d’urgenza per salvare la madre. Parte l’esposto dei familiari

Ospedale

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Siena, 18 gennaio 2019 - Per ora  c’è solo un esposto, presentato dall’avvocato Jacopo Meini dello studio Pletto di Siena. La procura dovrà decidere come procedere e a quale sostituto procuratore assegnare, eventualmente, il fascicolo. Sette giorni dopo aver aperto l’inchiesta sulla neonata di Grosseto, morta al Policlinico Le Scotte a Siena, con otto medici grossetani indagati per omicidio colposo, un’altra morte scuote la sanità senese e il reparto di ginecologia e ostetricia.

Stavolta il caso è più complicato e controverso. Bisogna partire da venerdì, quando una giovane puerpera, alla 40esima settimana, decide di fare un tracciato sul feto al policlinico senese. L’esame attesta che la gravidanza sta procedendo in maniera regolare, il bambino è sano e tranquillo. La donna torna a casa, vive in un paese della provincia di Siena, non lontano dall’ospedale, e aspetta.

Martedì torna in ginecologia per il secondo tracciato programmato: ed è da questo esame che i medici si accorgono che il bambino è morto. Il direttore del reparto, il professor Filiberto Maria Severi, decide di estrarre il feto, di operare immediatamente con un parto cesareo, per evitare complicazioni alla donna. E viene anche disposto un esame diagnostico da parte della Medicina legale, per stabilire persumibilmente le cause della morte del bambino. Stando a quanto raccontano gli avvocati e i vertici del policlinico, sarebbe stato soffocato dal cordone ombelicale, che si sarebbe avvolto attorno al suo piedino.

«Una fatalità tragica - spiega il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria senese, Valter Giovannini - un caso che purtroppo rientra in quel 3 per mille di ‘morti in utero’, percentuale quasi insopprimibile per la sanità italiana. Abbiamo subito deciso di assistere psicologicamente la donna, di fornirle un aiuto. E capiamo anche che la famiglia voglia accertare cosa sia accaduto con esattezza. Un atto che ha anche connotati consolatori per cercare di alleviare il dolore della perdita di un bambino che si sognava già di avere e coccolare».

La versione degli avvocati che assistono la famiglia, Jacopo Meini e Francesco Pletto, offre meno certezze. «Noi abbiamo presentato un esposto denuncia oggi (ieri per chi legge n.d.r) - afferma l’avvocato Pletto - e sarà la procura a decidere a chi affidarlo. Il primo tracciato evidenziava che il bambino era perfettamente sano, che tutto procedeva in modo regolare. Cosa sia accaduto poi dovranno spiegarcelo, per accertare eventuali responsabilità. Abbiamo chiesto anche le cartelle cliniche di tutto il percorso della donna, anche gli esami che ha fatto a Campostaggia, l’ospedale della Valdelsa. Nelle prossime ore potremo essere più dettagliati». Toccherà al procuratore capo di Siena, Salvatore Vitello, affidare il fascicolo e l’inchiesta.