Mulas: «I pantaloni del Derby regalo per la moglie di Brio»

Il fantino racconta perché ha voluto fare un omaggio speciale a Mari. «Se avesse corso alle regolari sarebbe stato Vargiu. Grintoso come lui»

I pantaloni usati da Mulas per il Derby

I pantaloni usati da Mulas per il Derby

Siena, 25 maggio 2021 - «Facciamogli montare il Derby italiano, mi sono detto. E così sui pantaloni ho dato indicazione di realizzare a caratteri cubitali il nome di Brio. Non si è trattato però di una goliardata», racconta Silvano Mulas detto Voglia. Fantino vittorioso in Piazza nella Selva – «ancora mi sento uno del Palio», dice – ma anche grandi mani dell’ippica italiana. Che ha voluto, come detto, correre il 138° Derby italiano all’ippodromo Capannelle a Roma, su Sopran Poseidone della scuderia Grizzetti, rendendo omaggio a Brio.  Com’è nata l’idea? «Anche a Siena mi conoscete, sono una persona con un carattere particolare. Per nulla semplice. Di poche parole. Sono fatto così. Con Andrea non era certo un rapporto giornaliero, tuttavia il legame era rimasto anche quando avevo smesso di correre in Piazza. Lui sapeva che io c’ero per lui, sono così, e viceversa. Ricordo una volta che mi è persino venuto a trovare in Sardegna, a Cala Gonone, siamo andati insieme alla mia famiglia al mare. Quando ho sentito cosa era accaduto... in realtà non ho voluto neppure sapere come è successo, non mi interessa» Non eri a Siena alla camera ardente insieme ai colleghi.  «Esatto. Ho montato a Firenze, Roma e Milano, impegni presi, poi la preparazione del Derby. Non è stato possibile venire a Siena così ho deciso, dopo aver sentito se alla moglie faceva piacere, di correre idealmente insieme a Brio il 138° Derby. E’ stato un grande piacere, al di là del risultato». Vi siete sentiti con Ilaria? «Mi ha mandato un messaggio di ringraziamento, poi l’ho chiamata. Perché quei pantaloni vorrei tanto regalarli a lei. Ha detto che li accetta molto volentieri». La cosa che vuoi ricordare di Brio? «La sua risata contagiosa. Lui in Piazza era un gladiatore, lo combattevi male. I suoi occhi quando correva nel Campo si trasformavano».  Se fosse stato un fantino delle regolari a chi sarebbe assomigliato Andrea Mari? «Sicuramente a Dario Vargiu. Grintoso, anche molto furbo. Vargiu si sta riprendendo da un grave infortunio , ci sta mettendo impegno, carattere, determinazione perché lui vuole tornare presto. Un po’ come aveva fatto Andrea dopo la caduta del 2013, l’operazione. Non mollava, lui doveva esserci». 

Laura Valdesi