"Mps, la situazione migliora" Attesa per gli stress test

L’ad Bastianini in audizione alla Commissione parlamentare sulle Banche "Collaboriamo con il Mef per agevolarne l’uscita entro la fine dell’anno"

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E’ durata circa mezz’ora l’audizione di Guido Bastianini, ad del Monte dei Paschi, di fronte alla Commissione parlamentare sulle Banche. Il manager si è presentato con un documento per relazionare circa la situazione dell’istituto di credito, annunciando che il fabbisogno prospettico di capitale di Mps, già sceso sotto il miliardo di euro al 31 marzo 2022, "potrebbe risultare in ulteriore riduzione, grazie all’evoluzione del contesto macroeconomico e alla conseguente dinamica economica della banca, a oggi migliore di quanto ipotizzato all’inizio del 2021".

Sul tema del capitale, Bastianini ha poi affermato: "E’ in sostanziale miglioramento rispetto alle stime effettuate tra novembre 2020 e gennaio 2021". Quindi ha ricordato che il 30 luglio verranno pubblicati i risultati dello stress test dell’Eba. "Le risultanze finali 2021 – ha spiegato – costituiranno un elemento chiave" per lo Srep (processo di revisione e valutazione prudenziale) della Bce e "anche se non è previsto un meccanismo automatico di pass-or-fail con conseguenze predefinite in termini di rafforzamento patrimoniale eo requisiti minimi da rispettare, l’Autorità di Vigilanza utilizzerà comunque le evidenze" dello stress test "nella determinazione dei livelli" minimi di capitale.

L’amministratore delegato ha poi aggiunto che Mps "segue con attenzione gli sviluppi del procedimento" penale relativo all’ipotesi di reato di falso in bilancio per la corretta contabilizzazione delle rettifiche sui crediti deteriorati "anche nell’ottica degli eventuali riflessi sugli accantonamenti a fronte dei contenziosi e delle richieste stragiudiziali esistenti".

Mps ha "in corso" un esame della perizia disposta dal gip Guido Salvini, che ipotiza 11,4 miliardi di euro di ritardate rettifiche ma, secondo il vertice dell’istituto di credito, sul "complesso elaborato" è "prematura ogni approfondita valutazione, anche preliminare". E sull’uscita del Mef dall’azionariato entro la fine del 2021: "Non ho informazioni se non che la banca collabora in maniera attiva con gli advisor del Mef per fornire ogni supporto in questa evenienza – ha evidenziato l’ad –. Ricordo che abbiamo un decreto del presidente del Consiglio di qualche tempo fa che individua la via della cessione come un impegno che è stato ribadito dal ministero dell’Economia". Bastianini ha escluso al momento novità per la soluzione strutturale, con il solo fondo Apollo che ha avuto accesso alla data room aperta a soggetti interessati a studiare la situazione di Mps in vista di un’eventuale fusione: "Il 31 maggio e il 30 giugno la banca ha reso noto di non avere aggiornamenti da segnalare in merito alla soluzione strutturale". In ogni caso una boccata d’ossigeno per Mps arriva dalla sentenza del Tribunale civile di Milano che ha respinto le richieste di risarcimento del fondo Alken, inoltre la banca ha appellato lo scorso maggio la sentenza di condanna per i derivati Santorini e Alexandria e ha condotto "approfondimenti sulla necessità di notificare atti interruttivi della prescrizione a soggetti diversi rispetto agli imputati", già destinatari di tali atti.