Mps, il consiglio regionale slitta al 3 marzo

Non c’è accordo nella conferenza dei capigruppo. Il sindaco De Mossi: "Per tutelare il territorio servono posizioni unitarie tra istituzioni"

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di Pino Di Blasio

La relazione del presidente Giani era già pronta, così come quelle del vicepresidente del consiglio Scaramelli e di Fratelli d’Italia. Ma nella conferenza di programmazione lavori è prevalsa la scelta di rinviare la seduta dedicata al futuro del Monte dei Paschi al 3 marzo. Niente dibattito oggi a Firenze, i gruppi in Regione vogliono più tempo per esaminare le soluzioni possibili.

Il sindaco di Siena, Luigi De Mossi, ha saputo del rinvio in Regione e riflette su come ritrovare una unità di vedute

"In ogni caso - è la sua prima risposta - bisogna procedere con speditezza. E solo un’unità complessiva tra Comune, Regione, Provincia, gli stakeholders della Fondazione Mps, può darci modo di ottenere una soluzione ragionevole per il Monte".

Ha mai parlato con l’ex ministro Gualtieri?

"Io ho parlato con i dirigenti del Tesoro, mai con il ministro Gualtieri. Non so se il presidente Giani abbia parlato con lui. Ma il fattore predominante negli incontri a Roma era che contavano molto più i tecnici dei politici sulla vicenda Mps".

Con l’arrivo del ministro Franco, già direttore generale di Bankitalia, si è chiuso il cerchio?

"Il nuovo ministro dell’Economia ha certamente una competenza superiore alla mia. Con il presidente Draghi conoscono anche il pregresso di quello che è successo sul Monte dei Paschi. E sanno anche di cosa ha bisogno la banca e il territorio".

Il presidente Giani chiede che sia il Tesoro a ricapitalizzare. In pratica chiede che lo Stato resti azionista.

"Sarebbe una soluzione eccellente, ma abbiamo dei convitati di pietra, come la Bce e il mercato finanziario globale. L’Europa chiede che le banche siano capitalizzate e abbiano dimensioni tali da poter affrontare ogni tempesta. L’idea della banca interregionale può essere valida, ma bisogna vedere se chi ha il potere di decidere accetta questa soluzione. Non c’è solo l’Italia, c’è anche la Bce".

Avete fissato un appuntamento con il nuovo ministro?

"La data dell’incontro dipende da tante cose, io spero di andare a Roma entro 10 giorni. Prima degli incontri, anche con il ministro Giorgetti, condividerò ogni opzione strategica con Regione e Provincia. L’unione tra gli enti è la forza decisiva per ottenere qualcosa su Mps. Non è una questione esclusivamente politica, ma di tutela del territorio. E l’unione fa la forza".