Mps, il consiglio della verità Sul tavolo 500 milioni per i danni

Domani il confronto tra gli statalisti e i privatisti. Sullo sfondo c’è la vendita

Domani il consiglio d’amministrazione del Monte dei Paschi si riunirà in seduta straordinaria per discutere sull’opportunità di effettuare ulteriori accantonamenti per coprire i rischi di risarcimenti legali. E anche per riaprire il fascicolo sulle azioni di responsabilità nei confronti degli ex vertici Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, dopo le note condanne a 6 anni per aggiotaggio e false comunicazioni sociali. Non si annuncia una seduta tranquilla, anche se alla fine potrebbe prevalere la linea della mediazione. Da una parte ci sono i quattro consiglieri di area grillina, gli alfieri del fronte statalista, guidati dall’ad Guido Bastianini e dalla vicepresidente Rita Laura d’Ecclesia. Sono loro che hanno chiesto alla presidente Grieco di fissare il cda straordinario dopo le condanne di Profumo e Viola e prima del consiglio del 5 novembre, che dovrà esaminare i conti del terzo trimestre. Gli equilibri sulla Rocca non sembrano mutati dal 30 luglio, dal consiglio che avrebbe dovuto bloccare la prescrizione delle azioni contro Profumo. I consiglieri più vicini al Tesoro e al ministro Gualtieri, a cominciare dalla presidente, non vogliono certo seguire i consigli diktat di Giuseppe Bivona e dichiarare guerra civile al mondo. E anche sugli accantonamenti prudenziali per far fronte alle cause, prevale la prudenza.

Togliere dai bilanci 500 milioni di euro per rimpinguare una dote che non basterebbe lo stesso, comporterebbe il rischio di aumenti di capitale imposti dalla Bce. E visto che ci sono troppe partite in ballo, dalla conclusione dell’operazione Hydra con il bond T1 da almeno 700 milioni, per il 30% riservato a privati, al decreto firmato dal premier Conte che non sposta la scadenza della partecipazione del Tesoro, imbarcarsi in un altro braccio di ferro con l’Europa non è opportuno.

Come finirà allora? O il consiglio sarà l’occasione che sancirà la frattura tra le due anime che convivono sulla Rocca, o tutto finirà con una fumata grigia, in attesa delle motivazioni della sentenza.