Mps, al via la petizione per la ’Banca delle imprese’

Il Commissario provinciale della Lega Picchi: "Previsti 70 gazebo in tutto il Collegio"

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Ha preso il via ieri dal ’gazebo zero’ alla Lizza la petizione lanciata dal leader della Lega Matteo Salvini da presentare al presidente del Consiglio Mario Draghi per trasformare il Monte dei Paschi nel terzo polo bancario, ovvero in una ’Banca delle piccole e medie imprese’.

"L’obiettivo è raccogliere qualche decina di migliaia di firme – ha detto il commissario provinciale del Carroccio, Guglielmo Picchi (foto), affiancato dal candidato alle suppletive per la Camera Tommaso Marrocchesi Marzi –. La nostra è un’iniziativa aperta a tutti i soggetti che vogliono aderite, perché è una possibilità per la città e l’economia del territorio".

In ’Un Monte di soluzioni’ (questo il nome della campagna), si chiede di evitare lo ’spezzatino’ dell’istituto di credito, di salvarne i posti di lavoro e di tutelarne il marchio: "La coalizione di centrodestra ha un progetto, al contrario di altri che accettano passivamente cosa sta per avvenire – ha detto Picchi –. Ogni riferimento a Letta e al Pd è chiaramente voluto. Accanto alla petizione presenteremo anche un dettagliato dossier su Mps, per scongiurare la vendita a UniCredit. La nostra proposta ha infatti un costo che è la metà di quello che dovremmo pagare in caso di vendita a UniCredit".

Al ’gazebo zero’ i militanti della Lega, guidati dal consigliere comunale Davide Dore, sono già al lavoro: l’idea è di allestire altri 70 gazebo sul tutto il territorio del Collegio Toscana 12: "Noi ci investiamo tempo e militanza – ha concluso Picchi –. Si decide ora, per questo serve una risposta forte".

Categorico Marrocchesi: "Conosciamo l’impatto economico-finanziario dello ’spezzatino’ di Mps, ma non quello sociale sul nostro territorio. L’obiettivo di questa raccolta di firme è riuscire a calendarizzare il tema del futuro del Monte dei Paschi in Parlamento".

C.B.