Morto alla stazione Verità dagli esami

Autopsia sul 32enne trovato senza vita nel posteggio. I carabinieri indagano: telecamere passate ai raggi x

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di Laura Valdesi

La famiglia dell’operaio trovato senza vita nel posteggio della stazione ferroviaria a Siena sabato mattina alle 8,30 è sotto choc. Distrutta dal dolore. Aveva solo 32 anni quel figlio che lavorava in una delle più note aziende della nostra provincia dove si era inserito molto bene. Troppo pochi per morire in un parcheggio, uscendo di macchina – aveva preso quella del padre – in cerca di aiuto quando forse ha capito di sentirsi male. Il corpo è stato rinvenuto supino, a metà del primo piano del posteggio, ormai senza vita, dall’addetto appena entrato in servizio per iniziare la consueta ricognizione. I carabinieri, coordinati dal pm Silvia Benetti, hanno svolto con accortezza i rilievi. Gli uomini della scientifica hanno cercato ogni traccia, rendendo inaccessibile l’area dove si trovavano vettura e corpo dell’operaio. Poi trasferito all’obitorio in attesa dell’autopsia. Dovrà essere quest’ultima, affidata ieri mattina ad una dottoressa della Medicina legale fiorentina, a stabilire la causa esatta del decesso su cui potrebbe esserci l’ombra degli stupefacenti. Serviranno gli esami tossicologici. E tre mesi di accertamenti e studio prima che la relazione con le risposte ai quesiti del pm arrivi sul tavolo del sostituto Benetti. Al momento del conferimento dell’incarico per l’autopsia, iniziata in giornata, era presente anche l’avvocato del foro di Perugia nominato dai genitori del 32enne per seguire una vicenda delicatissima quanto dolorosa.

Massimo riserbo sull’inchiesta. Certo è tuttavia che il 32enne non aveva fatto rientro dal pomeriggio di Capodanno per cui i familiari avevano iniziato a preoccuparsi. Non era da lui quel comportamento. Gli investigatori cercano ora di ricostruire le sue ultime ore: quando è entrato nel posteggio e se eventualmente ha incontrato qui qualcuno. Un aiuto viene dato dalle telecamere di cui è dotata la struttura che tra l’altro inquadravano proprio l’area dove era stata posteggiata la macchina ed hanno poi ritrovato il corpo dell’uomo senza vita.