Morte di Rossi, relazione inviata alle Procure

Il documento di 132 pagine approvato dalla Commissione parlamentare non è stato votato da Pd e Leu. I tre deputati: "Occasione persa"

di Laura Valdesi

SIENA

Approvata, solo a maggioranza, la relazione finale sui lavori della commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi. Non ha infatti partecipato al voto il Pd "per ragioni formali – spiegano i deputati Andrea Rossi, Marco Lacarra e Susanna Cenni –; il testo redatto dai consulenti, arrivato nell’ultima versione solo questa notte, è certo un buon lavoro redazionale che tiene conto delle audizioni e delle acquisizioni documentali. Ma è un lavoro dei consulenti e non dei commissari, perciò abbiamo chiesto la possibilità di integrarlo e completarlo con ulteriori contributi dei commissari. Resta agli atti una rilevante mole di lavoro, a partire dalla maxi perizia che dà risposta ai diversi dubbi e quesiti frutto delle inchieste giornalistiche. Peccato. L’approvazione di una relazione condivisa sarebbe stato un ulteriore contributo positivo. Si tratta di un’occasione perduta". "Personalmente credo che il testo fosse equilibrato, erano state espunte le parti che potevano risultare dirimenti. Peccato per la mancanza di unanimità dei gruppi. Me ne rammarico ma ritengo che sia una relazione imponente – rivendica il presidente della commissione Pierantonio Zanettin –, approfondita, che lascia aperta l’attività di investigazioni che non abbiamo potuto effettuare per la conclusione anticipata della legislatura. Ora ci attendiamo che vengano svolte dalla magistratura a cui è stato deliberato di trasmetterla. Tante parti comunque rimangono secretate perché gli interessati non ne hanno autorizzato la pubblicità. E dunque restano nell’Archivio della Camera". Anche Leu non ha partecipato al voto, non era presente neppure l’onorevole Walter Rizzetto (Fdi), uno dei promotori della commissione. "Stavo votando in quella Lavoro, difficile conciliare le agende. Chiaro che la condivido. Di più: fra le prime proposte che avanzerò, se sarò rieletto, quella della prosecuzione dei suoi lavori", annuncia Rizzetto. Leit motiv ricorrente nelle dichiarazioni di voto, quest’ultimo, a partire da Cosimo Ferri (IV) – "Sono emersi dettagli che devono essere approfonditi", dice tra l’altro – allo stesso vice presidente Luca Migliorino "che parla di "spunti molto forti" su cui accendere i riflettori dedicando "questo lavoro alla famiglia di Rossi". Ora la relazione sarà trasmessa "alla procura della repubblica di Siena e a quella di Genova", conclude il documento di 132 pagine. "Ritiene infatti questa commissione parlamentare d’inchiesta che, acclarate le cause della morte di David Rossi, sono emersi i presupposti affinché – si legge – si prosegua nella doverosa ricerca della verità tanto in relazione al tragico evento costituito dalla morte di Rossi quanto in relazione alle vicende a essa connesse e collegate, che pure sono emerse".

La morte di Rossi: la ma xi perizia ha chiarito che il manager di Banca Mps si era lasciato andare nel vuoto cadendo dal terzo piano. Era cosciente e nessuno l’aveva tenuto sospeso. Confermando la tesi del suicidio parlando "di moti di precipitazione del corpo a candela". "Ma ci sono aspetti che andranno approfonditi – osserva Zanettin –, rimasti sul tavolo. A partire dal video dei due dipendenti che escono poco dopo la morte del manager da un’uscita secondari. Speriamo che chiarisca tutto la magistr atura rendendo superflua una nuova commissione d’inchiesta".