Caso David Rossi, Giletti sarà sentito dai pm. "Continuerò a indagare"

Il conduttore: "Nessuna convocazione per ora, ma non ci fermiamo". La commissione d’inchiesta il 12 gennaio ascolterà il vicequestore Baiocchi

Massimo Giletti conduce 'Non è l'Arena' (ImagoE)

Massimo Giletti conduce 'Non è l'Arena' (ImagoE)

Siena, 31 dicembre 2021 - «Non ho ancora ricevuto convocazioni dalla procura di Genova», osserva Massimo Giletti, conduttore del programma de La7 ’Non è l’Arena’ che più volte si è occupato della morte di David Rossi, capo della comunicazione di Banca Mps volato giù dalla finestra il 6 marzo 2013. Dovrebbe essere fra i primi a venire ascoltato come persona informata dei fatti dopo l’apertura di un fascicolo per atti relativi, senza ipotesi di reato, da parte dei magistrati liguri. Che hanno acquisito la puntata del 15 dicembre scorso dove Giletti fece riferimento a due nuovi video e a 60 foto inedite scattate dalla polizia scientifica, non allegate al fascicolo che i pm senesi aprirono dopo la morte di Rossi.

«Se per quanto riguarda le fotografie può anche essere accaduto, è già successo in altre inchieste, che venga fatta una selezione perché magari ci sono dei doppioni, sui due video ho qualche sensazione diversa. Sono a mio avviso sempre molto importanti. E aggiungo che andrebbe lodato e premiato il sovrintendente Livio Marini che filmò la stanza di Rossi appena arrivò, cristallizzando così il quadro», sottolinea il conduttore. Che prosegue: «Il problema è che in questa vicenda ci sono molti punti interrogativi. Come mai la scena sembrerebbe, uso il condizionale perchè sono molto cauto al riguardo, contaminata? Il compito dei giornalisti è quello di indagare, senza sostituirsi a magistrati e inquirenti. Domande però bisogna porsele su questa storia».

Di sicuro Giletti, che il 5 gennaio va in onda con uno speciale sulla mafia, non si ferma neppure sul caso Rossi. «Anche per il rapporto personale che ho con Carolina (la figlia di Antonella Tognazzi, ndr) e che avevo con David. E’ venuto più volte a casa mia a Roma, c’era un rapporto di conoscenza serio. Non ho le chiavi di lettura della vicenda, se si tratta di suicidio o di omicidio, ma come ogni professionista serio ho il dovere di dare risposte ai punti interrogativi della storia. Ce ne sono tanti». Quanto all’attività svolta dalla commissione parlamentare d’inchiesta, Giletti non ha dubbi: «Sta facendo un grandissimo lavoro. E ha poteri importanti. Ma non va dimenticato che è trascorso molto tempo ed anche alcune analisi tecniche sono irripetibili. Questa vicenda è molto interessante, come detto ’Non è l’Arena’ l’affronterà ancora.- S’intreccia non solo con la banca ma, a mio avviso, anche con altri tipi di poteri».  La commissione d’inchiesta non ha fissato nuove audizioni visto che l’ufficio di presidenza, come conferma il presidente Pierantonio Zanettin, «analizza tutte le richieste in tale sede». E la prossima riunione sarà il 13 gennaio al termine dell’audizione, prevista dalle 13.30, dell’ex presidente di Banca Mps Giuseppe Mussari. Il giorno prima precedente, una volta conclusi i lavori dell’assemblea, dunque con probabilità a partire dal tardo pomeriggio, saranno sentite la giornalista Susanna Guarino e il vice questore Alessia Baiocchi. Ritenuta importante per ricostruire il mosaico di chi era nella stanza di Rossi ( e a fare cosa) il 6 marzo alla luce delle rivelazioni del colonnello Pasquale Aglieco.