
Montomoli, il candidato massone L’imbarazzo del centrodestra
di Cristina Belvedere
L’appartenenza del candidato sindaco Emanuele Montomoli alla Massoneria sorprende e imbarazza i partiti del centrodestra, che ne sostengono la corsa per Palazzo pubblico. I vertici locali della coalizione preferiscono non commentare le dichiarazioni del fondatore di VisMederi, ma la notizia ha creato grande fermento, provocando la reazione degli organismi superiori. I rumors riferiscono dell’irritazione con cui a Roma sarebbe stata accolta l’intervista rilasciata da Montomoli a ’La Nazione’, per questo i partiti hanno deciso di mettere in campo ’l’artiglieria pesante’, mobilitando i propri referenti regionali.
Se dunque Forza Italia Siena è attesa a Roma dal vicepresidente nazionale e ministro degli Esteri Antonio Tajani nella giornata di lunedì per un incontro che vede all’ordine del giorno anche il caso Montomoli, per Fratelli d’Italia interviene il parlamentare Fabrizio Rossi in qualità di commissario regionale: "Convocherò al più presto una riunione con i vertici del partito senese – annuncia – per approfondire il tema. Ognuno è libero di fare delle scelte personali, purché non vadano a inficiare la buona amministrazione e la campagna elettorale. Io non sono massone e campo bene lo stesso – aggiunge –. Della cosa è stato informato anche Giovanni Donzelli, ora bisogna capire la linea da tenere".
Il tutto, mentre all’interno di FdI Siena, nell’ambito di una riflessione con gli alleati, sarebbe stata lanciata la proposta di chiedere a Montomoli di ’congelare’ la sua appartenenza alla Massoneria, "collocandosi in sonno fino al termine del suo mandato amministrativo".
Ma il caso Montomoli scuote anche la Lega, dove il commissario regionale Luca Baroncini afferma: "Ho appreso la notizia dalla stampa, noi non eravamo a conoscenza di nulla. Intendo per questo riunire il direttivo per parlarne con l’ex commissario regionale Mario Lolini e il commissario provinciale Paolo Salvini, che hanno seguito la candidatura in questione. Una cosa è certa: serve un confronto interno". Gli statuti di FdI e Lega riportano una dichiarata incompatibilità fra l’iscrizione al partito e l’appartenenza alla Massoneria, ma Montomoli è un civico e per questo non è soggetto a tali regole. Intanto sui social si scatena la polemica politica. Fabio Pacciani, Polo Civico Senese, tuona: "Il problema è il rapporto tra la Massoneria, le istituzioni e le assemblee elettive. Il rischio che si corre è che le decisioni vengano prese al di fuori delle assemblee elettive, rispondendo a logiche e interessi non dell’intera comunità, ma di pochi".