Monteroni si è messa in zona rossa Tamponi agli studenti, poi a tutti

D’Urso, dg dell’Asl: "Se parteciperanno tanti cittadini, avremo la mappa del contagio senza misure restrittive"

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di Teresa Scarcella

Massima allerta a Monteroni d’Arbia da una settimana a causa del focolaio scoppiato qualche giorno fa all’interno della scuola media Fucini, che ha fatto rivelare anche la presenza di una variante del virus. Mentre sul paese aleggia la possibilità della zona rossa, che rimane solo un’ipotesi, la comunità vive già in una condizione di semi lockdown autoimposto, con scuole e attività sportive sospese e spostamenti limitati anche all’interno del comune.

Ulteriori misure restrittive dipenderanno dai dati che emergeranno prossimamente dall’attività di screening messa in piedi in breve tempo e avviata ieri pomeriggio in piazza Matteotti, accanto al centro sportivo. In questa fase iniziale ci si concentra sulla popolazione scolastica: tra ieri e oggi verranno effettuati circa 400 tamponi. Da martedì, sempre nello stesso punto, saranno allestite le postazioni per ’Territori sicuri’ e lo screening verrà allargato a tutta la comunità.

"Monteroni d’Arbia – afferma Antonio D’Urso, direttore generale Asl Toscana Sud Est – ha bisogno di una mappatura importante. Già l’iniziativa sulle scuole, dopo i casi dei giorni scorsi, è stata disposta dal dipartimento di prevenzione per dare una risposta immediata alla preoccupazione sollevata dai casi negli ultimi giorni. Se nella prossima settimana ci sarà un’elevata partecipazione dei cittadini, come mi aspetto, avremo una fotografia della situazione senza il bisogno di misure restrittive che sono comunque rimesse alla decisione del sindaco e del presidente della Regione".

Attualmente i positivi sono oltre 40 e più di 350 persone sono in quarantena. Il rischio che il comune diventi zona rossa sembra per il momento scongiurato, ma non si esclude un cambio di rotta nella prossima settimana. "Stiamo intervenendo con un’attività di screening importante, iniziando dai ragazzi per poi coinvolgere tutta la cittadinanza. Dopodiché avremo gli elementi necessari per fare tutte le considerazioni del caso. Amo consegnare la valutazione all’evidenza dei dati – ha commentato il sindaco Gabriele Berni – abbiamo chiarito fin da subito le nostre intenzioni di prendere le misure necessarie in modo da introdurre un maggior livello di precauzione. Non escludiamo nulla, nemmeno la possibilità di essere chiamati a prendere in considerazione scenari più rigidi come quello della zona rossa. Prima, però, occorre aspettare i dati sui quali ci confronteremo con l’azienda sanitaria e la Regione. Non ci sono tempi precisi. Nel frattempo il nostro paese, con un grande senso di responsabilità, vive come se fosse in zona rossa: abbiamo sospeso le attività dei servizi pubblici, scolastici e i nostri cittadini si muovono solo per necessità".