DIEGO MANCUSO
Cronaca

Montepulciano suspance. Primarie con il riconteggio

Pizzinelli avanti per un soffio grazie alla netta affermazione nel centro storico, Angiolini vince nelle frazioni. Ma si decide per un nuovo spoglio.

Montepulciano suspance. Primarie con il riconteggio

Montepulciano suspance. Primarie con il riconteggio

Finale-thrilling (e, quando è scoccata la mezzanotte, ancora in sospeso) per le primarie del centrosinistra a Montepulciano. Il primo scrutinio avrebbe visto prevalere il candidato indipendente Riccardo Pizzinelli, presentato dal Psi, per un soffio su Michele Angiolini, sindaco uscente, esponente del Pd, oltre quota 900 preferenze. Di fronte a una differenza di voti così esigua, per cristallizzare il risultato finale, il comitato per le primarie, presieduto da Jacopo Pennecchi, ha disposto il riconteggio dei voti che si è appunto protratto fino a notte alta. Nel bilancio di una giornata intensissima, vissuta con grande partecipazione sul tutto il territorio di Montepulciano, una voce di primissimo piano la occupa il numero totale dei votanti, ben 1.822, che rappresentano un autentico ’tesoretto’ per il centrosinistra, in vista delle elezioni del 9 giugno.

Dando uno sguardo alla distribuzione dei consensi - al netto del riconteggio - appare evidente la supremazia di Angiolini nelle frazioni (addirittura schiacciante nella ’sua’ Abbadia, dove ha prevalso per 235 voti contro i 33 dell’avversario), così come è stato netto il consenso che Montepulciano capoluogo ha espresso a Pizzinelli (661 voti contro i 219 del sindaco uscente). Un tale quadro rientrava nelle previsioni, al pari di un testa a testa sul numero dei voti, mentre nessuno avrebbe potuto anche solo immaginare una differenza così contenuta.

Anche le modalità con cui si è giunti al verdetto sembrano uscite dalla penna di un giallista: dopo lo scrutinio delle sezioni periferiche, terminato rapidamente, Pizzinelli accusava un distacco di ben 433 voti, che è stato poi completamente recuperato e ribaltato con i dati pervenuti dalle ultime due sezioni, quelle con il maggior numero di votanti, poco meno di 900, situate nel capoluogo. I due candidati hanno seguito assiduamente la giornata di votazioni, effettuando il classico ’giro’ dei seggi ma separatamente, non insieme, come inizialmente sembrava che dovesse essere. Pizzinelli ha stazionato soprattutto agli ex-Macelli, dove erano situati i due seggi che lo hanno poi proiettato verso il sorpasso. Poi ha assistito ’in diretta’ alla fase finale al cardiopalma, mentre Angiolini è giunto alla sede del comitato quando era stato già deciso il riconteggio.