Montepulciano è molto meno 'fiscale' di Siena

I dati dello studio di Cna sui tributi locali

Carpentieri (Foto Lazzeroni)

Carpentieri (Foto Lazzeroni)

Siena, 6 maggio 2018 - Claudio Carpentieri, responsabile dell’ufficio politiche fiscali di Cna, ha stordito la platea del convegno «Comune che vai, fisco che trovi» con una serie di diagrammi e matrici. Numeri incontestabili, proiezioni emblematiche, studi basati su un’impresa artigiana ipotetica con 400mila euro di fatturato, 5 addetti (4 operai e un amministrativo) e un reddito disponibile di 50mila euro.

«Lo chiamiamo reddito disponibile - rivela Carpentieri - per identificare l’utile prima della tassazione e del pagamento dei contributi previdenziali. Sommando tutte le voci del fisco nazionale e locale, e prendendo i casi di tre Comuni, Siena, Poggibonsi e Montepulciano, il quadro che emerge è di una situazione leggermente migliore rispetto al resto d’Italia. Ma ugualmente pesante dal punto di vista fiscale».

Il diluvio di numeri elaborati dall’ufficio politiche fiscali di Cna, si può riassumere con tre percentuali, per quanto riguarda i tre comuni studiati: il total tax rate di Siena nel 2017 è del 60,7%, con un’incidenza delle tasse regionali del 5,9% e di quelle comunali del 13,3. A Poggibonsi le imprese pagano il 59,5% di tasse complessivamente, il 5,9% alla Regione e il 12,1% al Comune. A Montepulciano la percentuale è più bassa: 58,6% di tasse complessive, 5,9% regionali, solo il 10,6% comunali.

«Si tratta, comunque, - fa notare Carpentieri - di una tassazione inferiore alla media nazionale del 61,2% e pari o inferiore alla tassazione media della Toscana registrata, sempre per il 2017, del 60,7%».