Nonostante le continue segnalazioni e i continui interventi, il telefono di casa è quasi sempre muto. Se va bene, dopo aver risposto ad una chiamata, o dopo averla effettuata, la comunicazione regge qualche minuto e poi cade. Per riprendere la linea ci vuole un bel po’ di tempo. Storie di ordinaria follia legate al telefono fisso di una coppia di pensionati che abitano nella campagna vicino Poggibonsi. Nelle stesse condizioni, però, sembra ci siano anche altre famiglie, in case sparse tra vigne e boschi.
Siamo nei pressi della frazione di Monsanto, alle porte della città. Si tratta di una casa isolata, lontano da tutto, dove il telefono fisso è una sicurezza in caso di un bisogno, un malore, un’emergenza. "Abbiamo anche un cellulare – spiegano in maniera preoccupata i due anziani – ma a volte è scarico, qualche volta in alcuni punti della nostra abitazione non prende bene e quindi il telefono fisso resta una piccola e indispensabile ancora di salvezza".
Il contratto telefonico è con Tim, la società a cui da inizio estate segnalano i continui guasti. Ma i problemi ci sono da anni. "Li riparano – dicono – e poi è tutto daccapo e dopo qualche giorno è di nuovo muto, funziona ad intermittenza o non si riesce a fare telefonate che durino più di qualche minuto".
"La bolletta, però, arriva regolarmente – sottolineano i due pensionati – e sembra non siano previsti rimborsi perché, dicono a Tim, la linea, dove c’è il guasto non è di loro competenza, la società gestisce solo le chiamate dalla presa sul muro al telefono, la linea sembra sia gestita solo da Telecom".
Fabrizio Calabrese