Monossido in chiesa, paura per due donne

E’ successo nella parrocchia di Vagliagli dopo la messa. Niente messa

Pompieri in azione (foto archivio)

Pompieri in azione (foto archivio)

Siena, 10 gennaio 2020 - Monossido in chiesa, due parrocchiane si sentono male a Vagliagli. E finiscono in ospedale. Colpa della presenza di quello che viene chiamato il ‘killer silenzioso’. "Sono stato oggi (ieri, ndr ) a trovare la più giovane, si era ripresa ed è stata dimessa dall’ospedale. Niente messa sabato e domenica: finchè non avrò la certezza che non ci sono problemi e saranno ultimati i controlli dei tecnici la chiesa non sarà accessibile ai fedeli. Il riscaldamento, ovviamente, è stato spento. E così resta", racconta don Sergio Volpi, parroco di San Cristoforo a Vagliagli.  

Una vicenda che ricorda quanto avvenuto il 23 dicembre 2018 a Castellina in Chianti quando ad accusare un malore, durante la recita dei bambini, furono dodici persone. Nessuna conseguenza grave ma lo spavento fu tanto. Ed anche il clamore. Anche perché il 13 gennaio seguente il rilevatore di monossido comprato dal parroco, che era rimasto scioccato sebbene fosse stato lui a salvare i fedeli, suonò. Tanto che venne persino fatto traslocare un funerale previsto nel pomeriggio. Sotto la lente finì l’impianto di riscaldamento. Proprio come nel caso di Vagliagli.  

«Avevo celebrato la messa mercoledì alle 16 – ricostruisce don Sergio Volpi –, la caldaia era in funzione. In questo periodo fa freddo, la chiesa va riscaldata. Terminata la celebrazione abbiamo iniziato, insieme a due parrocchiane, a smontare il presepe. Poi sono dovuto rientrare a San Miniato lasciandole lì. Il riscaldamento sempre acceso. Mi hanno telefonato per dirmi che una era quasi svenuta, accusando un malore importante e che l’altra aveva chiamato aiuto". © RIPRODUZIONE RISERVATA