Molesta studente in biblioteca, rinviato a giudizio per violenza sessuale

L'uomo, dipendente di una biblioteca, sarà processato

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Siena, 14 settembre 2019 - Studente universitario accusa il dipendente di una biblioteca di averlo molestato sessualmente. E il gup Roberta Malavasi, nell’udienza a porte chiuse che si è svolta nell’aula a piano terra di palazzo di giustizia, ha deciso di rinviare a giudizio l’uomo. Una vicenda delicatissima, che vede al centro uno dei luoghi del sapere più frequentati dagli universitari per motivi di studio e di ricerca, la biblioteca appunto. Violenza sessuale l’accusa per cui il dipendente della struttura pubblica della nostra provincia verrà processato. Già fissata la prima udienza. Ad occuparsi dell’inchiesta è stato il pm Daniele Rosa che in aula ha chiesto il rinvio a giudizio, sostenendo la grave accusa sebbene ovviamente le parti diano dell’accaduto versioni contrapposte. Quanto al giovane universitario, poco più che ventenne, si è costituto parte civile attraverso l’avvocato Christine Tortoli del foro di Grosseto.

L’episodio denunciato dal ragazzo risale a fine dicembre scorso. Ed è avvenuto come detto all’interno di una biblioteca. In particolare dentro uno spazio della struttura dove in quel momento erano stati raccolti libri usati e ben conservati per essere venduti ad un prezzo simbolico. Sarebbe stato in tale frangente che il dipendente del polo culturale avrebbe superato il limite. E molestato sessualmente lo studente facendo, a detta di quest’ultimo, delle avances. Accarezzandolo. Nessun tentativo di avere un rapporto, comunque. Solo un approccio ritenuto particolarmente esplicito dal ventenne. Che era rimasto stupito. Senza parole. E alla fine si era rivolto ai carabinieri che hanno svolto le indagini, coordinate dal pm Rosa. All’interno della biblioteca ci sarebbero delle telecamere che certo sono state visionate dagli investigatori per ricostruire i movimenti del dipendente e dello studente e verificare dunque il quadro accusatorio. Il bibliotecario della provincia di Siena è difeso dall’avvocato Maurizio Forzoni.