Misericordie, Giardini candidato alla presidenza

Da otto anni guida la Confraternita di Sinalunga, ora punta al vertice nazionale a Firenze. "Lo faccio per amore con totale disponibilità"

Claudio Giardini

Claudio Giardini

Sinalunga, 16 aprile 2021 - Da otto anni alla guida della Misericordia di Sinalunga, conosciuto e stimato da tutta la comunità sinalunghese. Un profilo essenziale, ma concreto quello di Claudio Giardini che alle soglie dei settanta anni, si candida addirittura alla presidenza nazionale delle Confederazioni delle Misericordia d’Italia che ha sede a Firenze, per le elezioni che si terranno a metà del prossimo mese di giugno, in presenza o con voto on-line in relazione all’andamento della pandemia. Una, se non l’unica alternativa all’altro candidato dal nome altisonante come Domenico Giani, conosciuto a livello mediatico per aver ricoperto in passato il ruolo di capo della sicurezza del Vaticano.

Una scelta ponderata a lungo ma formalizzata soltanto qualche giorno fa come ci spiega l’attuale Governatore della Misericordia. «La mia candidatura vuole rappresentare la mia totale disponibilità a servizio di questo movimento mettendo a disposizione le mie modeste competenze maturate negli anni, in un contesto importante però come quello di Sinalunga con quasi 100 volontari, 11 mezzi ed uno in arrivo, e una serie di servizi svolti 24 ore su 24, dal sociale, al banco alimentare, a quello strettamente sanitario. Vorrei mettere a disposizione il mio tempo libero ed il mio ’amore’ verso le Misericordie per provare a far si che il movimento superi le innumerevoli sfide che questo tempo ci pone davanti. Più che altro anche per rilanciare quei valori etici, morali e cristiani che da sempre hanno caratterizzato questo mondo. Una vera e propria finestra che si apre sulla collettività con l’obbiettivo non secondario di pianificare momenti di interlocuzione della confederazione con le istituzioni ecclesiali e istituzionali ai vari livelli, con particolare rilevanza alla riduzione degli aggravamenti burocratici per le nostre associazioni». 

Come pensa di gestire la campagna elettorale in un momento particolare come questo? «Sto predisponendo da qualche giorno il piano di lavoro e l’obbiettivo è quello di riuscire a contattare tutte e 700 le Misericordie d’Italia, la metà delle quali tra l’altro hanno sede in Toscana, telefonicamente o addirittura personalmente. Un tour faticoso che però mi permetterà di conoscere da vicino le realtà degli altri confratelli ai quali vorrei esporre sinteticamente, di persona, il mio programma.» E il futuro della Misericordia di Sinalunga in caso di una sua elezione? «Qualora fosse compatibile, vorrei parallelamente proseguire nel percorso intrapreso anni fa, coll’obbiettivo primario di dare battaglia nelle sedi opportune, per ripristinare il medico a bordo nel servizio del 118».