"Minacciati con i kalashnikov. Poi ci hanno preso tutti i soldi"

Brutta avventura per una senese bloccata in Ossezia dalle milizie

Desirée Pinelli con i compagni di avventura

Desirée Pinelli con i compagni di avventura

Siena, 15 luglio 2018 - «Non dimenticherò mai il volto di quell’uomo. Aveva i denti d’oro e mi guardava in modo strano. Una brutta sensazione. Ci puntavano sempre contro i fucili. Ma adesso sono a casa, al sicuro», confessa Désirée Pinelli. Senese e torraiola, figlia del fantino Spillo, è stata rapinata qualche giorno fa durante il viaggio iniziato a metà giugno con due amici per raggiungere in quad il monte Fuji in Giappone. Una spedizione di 15mila chilometri, attraversando 10 Paesi. Destinata ad entrare nel guinness dei primati. Invece terminata in Ossezia, regione storica del Caucaso al confine tra Russia e Georgia.

«Dovevamo soltanto transitare in questo territorio – racconta Désirée, 40 anni –, invece è iniziato il calvario. Oltre alle numerose perquisizioni, sono state fornite indicazioni errate per cui siamo finiti nelle montagne dove stanno le milizie. Ci siamo trovati in mezzo al nulla. Bloccati poi dai militari che puntando contro di noi i kalashnikov, ci hanno trattenuto per quattro ore. Sembravano non finire mai. Siamo stati divisi: io e Vito in una stanza, Danilo Carnevali, che era il promotore del viaggio, in un’altra. In quei momenti ti passa davanti la vita. Pensi alla famiglia. Soprattutto ho cercato di non guardare i militari negli occhi, quasi a voler evitare qualsiasi tipo di reazione da parte loro. Anche se, ripeto, quello con i denti d’oro lo riconoscerei fra mille. Un’esperienza forte, sono ancora sotto sopra».