"Mille tamponi dell’Asl processati alle Scotte I test antigenici servono per l’ospedale"

Il dg del Policlinico Barretta risponde alla richiesta di D’Urso: "Dobbiamo rimetterci in moto e ordinare i kit per i molecolari. Tanti casi positivi tra infermieri, operatori sanitari e medici. Con la nuova procedura più veloce il ritorno in corsia dei negativizzati"

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di Pino Di Blasio

Il direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria Antonio Davide Barretta usa toni diplomatici nella risposta al dg dell’Asl Toscana Sud Est, Antonio D’Urso e al suo appello per ritornare a processare i tamponi della provincia di Siena. La nuova intesa tra azienda sanitaria e Policlinico arriva assieme alla nota di Fratelli d’Italia. "Da diversi mesi FdI e la consigliera Barbara Magi avevano pubblicamente chiesto - è scritto nella nota- che i tamponi dei cittadini senesi tornassero ad essere processati dal laboratorio di Microbiologia e Virologia del Policlinico, il laboratorio regionale di riferimento per l’Area Vasta Sud Est. Gli enti preposti hanno deciso di ritrasferire l’esame dei tamponi a Siena e questo non può che farci piacere".

Politica a parte, come risponderà all’appello dell’Asl?

"Il 27 dicembre - racconta il professor Barretta - il dg D’Urso mi ha chiesto di poter riprendere in carico, tramite il nostro laboratorio di Microbiologia, 600 tamponi molecolari e 500 antigenici al giorno. Gli ho risposto immediatamente che potevo garantirgli una parte dei test molecolari richiesti. I tamponi antigenici servono soprattutto per la sicurezza del Policlinico, per i pazienti e il personale dell’Ospedale. La variante Omicron ha messo sotto stress anche noi per contagi e quarantene".

Le Scotte avevano già detto sì ai tamponi, anche se ridotti?

"Poi è arrivata una nota della Regione, a firma del direttore Federico Gelli, che assegnava a ogni azienda ospedaliera i quantitativi di tamponi da processare ogni giorno. Alla nostra azienda è stato chiesto di processare quotidianamente 2mila tamponi molecolari e 500 antigenici. Il 31 dicembre il dg D’Urso mi ha riscritto, riformulando la richiesta di processare tamponi e aggiungendo altri numeri, fino a 1.450 al giorno. La mia risposta è già pronta".

Accoglierà la richiesta?

"Dopo le verifiche effettuate con il laboratorio diretto dalla professoressa Cusi, considerando le necessità di sorveglianza dell’ospedale, sono pronto a processare per l’Asl la metà della mia capacità di tamponi molecolari, quindi mille al giorno. I 500 test antigenici mi servono tutti per personale e pazienti. Contiamo di ripartire con i processi dei tamponi già da oggi o entro la fine della settimana. Ho autorizzato la professoressa Cusi a richiedere i kit, dobbiamo trovare personale aggiuntivo e rimettere in moto la macchina".

Sarebbe stato meglio non togliere i tamponi alle Scotte evitando anche le polemiche?

"Le decisioni dell’Asl dipendono dagli obiettivi e dai conti dell’azienda, io non potevo che prenderne atto. Ora bisogna ripartire, con i tempi tecnici necessari per i kit dei tamponi e per gli straordinari legati all’attività aggiuntiva del personale".

Anche il Policlinico è sotto stress per i contagi?

"Ieri avevamo 69 infermieri e ostetriche in isolamento perché positivi, 26 operatori sanitari e 17 medici. Oggi abbiamo reintegrato 13 dipendenti, soprattutto infermieri, perché negativi. Grazie soprattutto all’aver condiviso con l’Asl un procedura più rapida".

Qual è il segreto?

"Visto che il tracciamento è un grande problema, la priorità è rimettere in servizo prima possibile i sanitari che si sono negativizzati. Non è un saltare la fila, facciamo i tamponi al personale ’in casa’ e comunichiamo subito il risultato al dipartimento di prevenzione dell’Asl, che dispone la revoca dell’isolamento".

La Regione ieri ha deciso di applicare lo stesso schema..

"E’ una delle conseguenze inevitabili legate all’esplosione dei contagi e all’impossibilità del tracciamento".

Cosa farà per i ricoveri?

"Sono in leggero aumento, anche se le terapie intensive sono stabili. Dobbiamo riprogrammare alcune attività nei prossimi giorni, riorganizzare servizi per trasferire personale nell’area Covid. La fase è delicata, bisogna stare attenti".