Lacrime per l’addio a Matteo. Raccolta fondi in nome del calciatore morto in motorino

Verrà donato materiale sportivo alla Virtus. I messaggi dei compagni

Almeno 1500 persone  per l’ultimo addio a Matteo (da profilo facebook sinalunghese)

Almeno 1500 persone per l’ultimo addio a Matteo (da profilo facebook sinalunghese)

Siena, 26 novembre 2018 - "Il mio sogno è quello di andare a giocare in serie A, anche se sarà molto difficile. Con determinazione e allenamento si può arrivare da tutte le parti". Così scriveva in un tema Matteo Della Lena. Che la sua professoressa d’italiano al ‘Redi’, Lara Pieri, pennella definendo quel ragazzo dal cuore grande «un dispensatore di bene». Nessuno riesce a trattenere le lacrime nella chiesa di Santa Maria della Stella dove ieri si sono celebrati i funerali del giovane calciatore travolto in scooter da un fuoristrada mentre tornava a casa a Sant’Albino.

Non ce la fa ad accogliere tutti. Quasi mille all’interno, centinaia restano fuori. Giovani e bambini, anziani, autorità, rappresentanti delle forze dell’ordine uniti dallo stesso dolore. Compagni di squadra, quelli dei ‘Colli Etruschi’ ora Virtus Chianciano, e della Sinalunghese. Dirigenti compresi.

«Normale piangere, se n’è andato un nostro amico», dice don Carlo ai ragazzi della parrocchia che conoscevano Matteo. Il momento più toccante è quando il sacerdote li invita a mettersi tutti intorno al feretro per cantare la canzone che concludeva le giornate al campeggio estivo. «Parla delle stelle in cielo, adesso ce n’è un’altra lassù, vicino al Signore», chiude don Carlo.

Poi l’applauso. Lungo. Intenso. Perché quel ragazzo «pulito e bello» avrebbe voluto così. Del resto faceva parte del suo carattere. «Mi mancherà non sentirti cantare le tue canzoni tutte le mattine quando entri in classe o le tue battute che erano in grado di rallegrarci», il pensiero di una compagna di scuola. Anche se ci sono tutti, insieme al preside Sergio Marra e agli insegnanti.

«Il cielo dove sei sarà più luminoso perché ci sei tu». E ancora. «Ora vai e insegna agli angeli come si gioca a pallone!». Sull’altare le due maglie indossate da Matteo. Quella con il numero ‘7’ era la sua preferita. I genitori faranno una raccolta di fondi per donare in memoria del loro Matteo tanti palloni al settore giovanile della ‘Virtus’, presente al completo. E stretta alla famiglia, chiusa in un dolore straziante. Ma così generosa da fare coraggio agli amici del calciatore. Il tempo vola, nella chiesa che non si vedeva colma così dai tempi della Chianciano da bere, quando i turisti la prendevano d’assalto. Fuori piove a dirotto, dentro piovono lacrime. Quasi due ore se ne vanno per l’ultimo saluto a Matteo dopo che anche a Montepulciano, alle 15, quando è iniziato il funerale, il Mercatino di Natale ha spento le luci per qualche minuto, in segno di rispetto e di partecipazione.

Già da oggi la sua scuola valuterà se intitolargli la classe o addirittura la palestra, visto che era un calciatore. I compagni hanno chiesto che gli insegnanti continuino a chiamarlo quando fanno l’appello.