Tambani: "Masgalano dedicato a chi si spende per gli altri"

Offerto dall'Auser. La presidente: "Se qualcuno vuole fare il volontario con noi sarà accolto a braccia aperte"

Chiara Tambani con il suo Masgalano

Chiara Tambani con il suo Masgalano

Siena, 26 giugno 2019 – “I riflettori sono accesi dove le luci non arrivano. Ci sono tantissimi contradaioli operosi all’interno di ogni Consorella e nella nostra città. E io dedico questa opportunità che mi è stata data alle persone che rappresentano un esempio di come vivere la Contrada, il Palio e più in generale la vita». Parole che vengono dal cuore quelle di Chiara Tambani, artista che ha realizzato il Masgalano offerto dall’Auser di Siena che andrà alla comparsa dei Palii più brava ed elegante.  Quindi una dedica a tutti coloro che stanno dietro le quinte ma risultano preziosi.  «Esatto. Per ricollegarmi al tema della solidarietà e dell’accoglienza. A tutte le persone che si spendono per gli altri». In cosa, nel Masgalano di Chiara Tambani, più esprime il valore del volontariato? «Direi il rapporto filologico con la storia della città, citando lo stemma a noi tutti caro del Santa Maria della Scala e la leggenda del Beato Sorore fondatore del Pellegrinaio e del concetto di accoglienza nella nostra città. Ho inteso esprimere attraverso il mito naturalistico, che è uno dei miei temi, lo sviluppo e la metamorfosi di questo stemma. Quindi c’è anche la mia ricerca e il paesaggio da cui ho avuto spesso tanta forza e ispirazione».

Quella potenza che Giuliana De Angelis, presidente dell’Auser comunale di Siena, ha espresso nel suo intervento scaldando (come se ce ne fosse bisogno, visto che nel Cortile del Podestà non si respirava per via del caldo torrido) i senesi. «Un dono, questo Masgalano, non solo perché l’Auser venisse ricordata nel tempo ma perché l’Associazione ha sperato di poter rappresentare, con questo bacile, tutto quel mondo che opera con le sue attività votate alla solidarietà, all’accoglienza e all’integrazione fra generazioni, alla cultura. In una parola alla meravigliosa rete del volontariato in cui l’Auser crede fermamente». 

E ancora, in un crescendo: «Siamo un piccolo gruppo di persone anziane. Sì, anziane, proprio così. Un orgoglio. Poche ma cerchiamo di renderci utili. Anzi, se qualcuno di voi intende venire a darci una mano sarà accolto a braccia aperte». Un  discorso  fatto con trasporto, applaudito da autorità e cittadini. Il  sindaco Luigi De Mossi  si alza  addirittura in piedi.