Manifestazione animalista, l'appello del sindaco: "Domenica facciamo squadra"

Non è ancora stato deciso se ci sarà il corteo. Il 7 tavolo tecnico per l'ordine pubblico

16 agosto 2015: la polizia presidia la manifestazione animalista all’Acquacalda

16 agosto 2015: la polizia presidia la manifestazione animalista all’Acquacalda

Siena, 4 dicembre 2018 - «Non siamo un popolo violento. Dimostriamolo domenica». E ancora: «Sappiamo essere squadra, vi chiedo che sia così anche il 9 dicembre. Facciamo vedere che la nostra civiltà è superiore ad ogni provocazione». Il sindaco Luigi De Mossi interviene sulla manifestazione animalista che ha messo in subbuglio il mondo contradaiolo. Che si sente offeso da chi non (ri)conosce le tradizioni e vuole colpire Siena al cuore.

Il sindaco De Mossi, a margine del convegno di presentazione di ‘Scatti in Campo’, confessa di essere stato contrario alla manifestazione sin dalla prima ora. «Ma ci sono diritti costituzionali di cui tenere conto – ammette–; a far rispettare quelli di Siena, che non deve essere né offesa, né oltraggiata, sono certo che penseranno le forze dell’ordine. Faranno del loro meglio per tutelare la nostra comunità e la nostra cultura». Non nasconde neppure «di aver suggerito un’altra zona dove far svolgere eventualmente la manifestazione, quella dell’Acquacalda, come nel 2015. Ma sembra che non ci fossero le condizioni per evitare di venire un po’ più vicino alla città. Una scelta demandata – conclude De Mossi – alle forze dell’ordine. Spero che non succeda niente e invito i cittadini alla massima calma e a non accettare provocazioni».

Un tam tam, quest’ultimo, già iniziato nelle assemblee di Contrada e che verrà ripetuto anche in occasione dei banchetti. Una parola d’ordine forte che sembra confliggere con quanto scorre sui social dove la questione è incandescente. De Mossi prova a fare il pompiere: «Sono gli altri che vogliono usare questa nostra bellezza sporcandola per accreditarsi al mondo. Allora vi dico, tutti, dalla Spadaforte all’Orso, di ogni Contrada, rispondiamo che siamo una civiltà superiore a qualsiasi tipo di attacco e che non risponde anche quando gli altri hanno torto e noi ragione. Restiamo calmi e forti, non abbassiamoci. Abbiamo tutto da perdere e nulla da guadagnare. L’offesa e l’insulto non sono per noi. Sono certo che saprete trasmettere questo messaggio». Chiaro invito rivolto ai priori presenti ieri nella Sala delle Lupe.

Non si sa ancora se la manifestazione resterà circoscritta a piazza Amendola o se verrà autorizzato un corteo, come richiesto, fino al pomeriggio inoltrato. Il quadro risulterà più chiaro dopo il tavolo tecnico del 7 dicembre.