Maltrattamenti in Rsa, chiuse le indagini

Due ospiti si costituiscono parte civile, oltre 10 quelle offese. Il gup dice sì alla chiamata in causa della cooperativa per cui l’uomo lavorava

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Anziani e disabili. Sostanzialmente indifesi. Perché l’età ha fiaccato lucidità e forze, oppure per via di problemi fisici che accompagnano l’esistenza e la rendono un percorso ad ostacoli. Invece di trovare chi li aiutava a superarli e a spianare loro la strada, l’operatore di una cooperativa che prestava servizio nella Rsa di Monteroni, acuiva il disagio. Maltrattandoli. Rimproverandoli. A volte alzando le mani, magari assestando uno scapellotto se non eseguivano i suoi ordini rapidamente. Li strattonava. Un comportamento che li faceva sentire vessati ed umiliati, accentuando la loro condizione di dipendenza dagli altri. L’inchiesta sulla vicenda, coordinata dal pm Silvia Benetti, è conclusa. E il caso dell’operatore poco più che 40enne, che avrebbe compiuto presunti atti di violenza fisica e verbale nei confronti di anziani e disabili, è arrivata davanti al gup Ilaria Cornetti. Un fascicolo voluminoso e denso di particolari dolorosi e delicati, quello su cui si dovrà pronunciare il giudice nella prossima udienza. Quella di ieri è stata infatti in primis per la costituzione delle due parti civili attraverso gli avvocati Cecilia Bartalini e Angela Di Bitonto. Anche se le parti offese sono oltre una decina. L’avvocato Bartalini ha chiesto ed ottenuto dal giudice la chiamata in causa come responsabile civile della cooperativa per cui lavorava l’uomo, incensurato e in servizio nella Rsa dal 2007, difeso dall’avvocato Giuseppe Moroni. Il gup ha detto ’no’ invece per quanto riguardava la ’chiamata’ del Comune.

A sollevare il velo sui presunti maltrattamenti e sulle angherie dell’operatore socio-assistenziale – sarebbero stati documentati anche con filmati di telecamere messe dentro la struttura dagli investigatori – i carabinieri della compagnia di Siena. Avevano ricevuto una segnalazione dall’interno della struttura nel settembre 2021 relativamente ad atteggiamenti poco adeguati nei confronti di alcuni ospiti, sia uomini che donne. Al termine dell’indagine era stato disposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese. Dunque dal lavoro, che tuttora è in essere.

La.Valde.