Malizia, il parcheggio fantasma fa paura

Ferri arrugginiti, cemento deteriorato, tanto degrado e muri a rischio: i residenti protestano per un'area abbandonata da anni

Il posteggio 'fantasma'

Il posteggio 'fantasma'

Siena, 12 gennaio 2020 - Erbacce, ferri arrugginiti sporgenti, blocchi di cemento logori, sporcizia, ma soprattutto muri portanti consumati dalle intemperie, che fanno paura: una ‘buca’ mangiata dal degrado quella che si trova in strada di Malizia, proprio accanto al residence, al ‘palazzone’. Un’area dove sarebbe dovuto sorgere un parcheggio di due piani, uno sotterraneo e uno ad altezza strada, a disposizione dell’albergo costruito un po’ più in là, accanto all’ex limonaia, e per i residenti della zona: un progetto che prevedeva la realizzazione di 3500 mq di spazio interrato per 130 veicoli e 20 moto, 1500 mq di spazio scoperto, più un ampio parco con alberi ad alto fusto adiacente. Solo che la società Scacciapensieri srl, proprietaria della superficie, ha fatto crac, è stata dichiarata fallita nel maggio del 2017, e i lavori si sono interrotti ancora prima. L’albergo (7377,58 mq, con 18 suite composte da camera, bagno e piccoli spazi, di cui 4 con ambiente soggiorno, e 6 camere singole) non è mai stato utilizzato e quello che doveva essere un parcheggio è rimasto un cantiere aperto.  

Pericoloso, dice chi abita lì, a un passo. "Siamo preoccupati per la situazione – spiega a nome del condominio del residence Malizia Pietro Casini – il lavori sono fermi da sei-sette anni e la previsione è che ce ne vorranno come minimo altri quattro, ammesso che qualcuno compri il manufatto (le prime due aste sono andate deserte ndr) , per portarli a termine. Non essendo le strutture adeguate alle intemperie - i muri portanti dovevano essere appositamente rivestiti, ma dallo stop dei lavori sono rimasti scoperti alla mercé del tempo e delle precipitazioni - abbiamo il timore che si possa verificare qualche crollo che metta a repentaglio anche parte della nostra proprietà". Non solo. "Sulla strada – aggiunge Casini – l’apertura senza protezioni decenti può portare, sempre a causa delle intemperie, a una frana anche di parte della carreggiata". Il muro della stessa strada, sorretto da tubi di ferro arrugginiti, pende: si vede a occhio nudo. In parte è coperto dai rami pendenti di un bellissimo larice del 1700, che andrebbe ripulito e le cui radici poggiano proprio sui muri portanti del cantiere.  

Altro problema. "E’ una pianta plurisecolare – spiega Casini – una delle più antiche del Comune di Siena sicuramente, ha visto Napoleone come minimo. Avrebbe bisogno di essere potato, sistemato con l’intervento di qualcuno esperto, per evitare che si secchi, perché le radici in qualche modo sono già state tormentate". Preoccupata anche Miriam Niccolini, che abita nel residence Malizia. "Il buco è stato fatto per essere riempito – dice – e invece, da circa sei anni, è rimasto tutto così, con i pali che reggono il cemento arrugginiti e un degrado che ci tiene in allarme. E fortuna che è stata tolta la gru, rimasta nel cantiere, pure quella, anni. La situazione crea problemi al nostro condominio". © RIPRODUZIONE RISERVATA