Siena, porta il figlio all’estero e poi non torna: denunciata

La donna si è rifiutata di rientrare in Italia. Il padre dà battaglia e vince: affidato all’uomo dal tribunale

L'avvocato Perinti che ha seguito il caso (Foto Valdesi)

L'avvocato Perinti che ha seguito il caso (Foto Valdesi)

Siena, 3 maggio 2022 - Non è più rientrato dall’estero, dove era stato portato dalla mamma. Nel Paese europeo di cui lei è originaria. Il papà li aveva raggiunti per le scorse feste di Natale, trascorrendo giorni felici. E ritornando poco dopo in Italia in quanto doveva lavorare. Aveva usato la macchina mentre la moglie gli aveva spiegato che, per evitare disagi al figlio, sarebbe giunta in Italia in aereo. Ma il piccolo, che ha poco più di 2 anni, e la donna da allora non hanno più messo piede nel comune senese dove risiedevano. Un colpo al cuore per l’uomo che, aiutato dall’avvocato Luca Perinti, ha fatto l’impossibile per far tornare a casa il suo bambino. E ci è riuscito: il 13 aprile scorso il presidente Roberto Carrelli Palombi ha emesso un’ordinanza con la quale il tribunale civile affida in via esclusiva al padre il figlio minore, disponendo che viva con lui nella nostra provincia dove abitano anche i nonni paterni. La madre potrà vederlo, le è ovviamente fatto divieto assoluto di portarlo all’estero.

"Il padre lo attende a braccia aperte – sottolinea l’avvocato Perinti che ha preso a cuore questa delicata vicenda –, se tornerà a metà maggio con la madre benissimo. Altrimenti siamo pronti a porre in atto tutti i provvedimenti necessari affinché si ottemperi all’ordinanza. Restano intanto aperti anche gli altri procedimenti attivi sia presso il tribunale per i minori a cui ci siamo rivolti per far dichiarare la decadenza della potestà genitoriale della donna, sia presso la procura della repubblica dove abbiamo presentato una denuncia querela il 25 gennaio scorso". In essa veniva ricostruita la dolorosa vicenda, da quando si erano verificate tensioni con l’uomo per via dei problemi con la giustizia di lui a quando gli aveva detto che non sarebbe più tornata nel Senese. E che il piccolo avrebbe vissuto con lei a migliaia di chilometri. Si evidenziava infine che il comportamento della moglie (da cui si sta ora separando) poteva configurare vari reati fra i quali quello di sottrazione internazionale di minore ai sensi della Convenzione dell’Aja del 1980. La causa intentata dalla madre nel Paese europeo, dove tuttora si trova con il piccolo, non ha avuto esito favorevole per quest’ultima in quanto è stata in sostanza dichiarata l’incompetenza del tribunale dello stato straniero sul caso poiché il bambino ha nel Senese la propria residenza. Una battaglia per adesso vinta attraverso le carte, quella dell’uomo, resa ancora più complessa dal fatto che aveva avuto problemi con la giustizia "che sta risolvendo - interviene l’avvocato Perinti – . Lavora regolarmente e segue le disposizioni dell’esecuzione".