Ma gli albergatori non brindano "Il periodo più nero comincia ora"

Lezzi (Federalberghi): "Chiediamo abbattimento della tassa di soggiorno e più programmazione per l’inverno"

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"Una rondine non fa primavera". Rossella Lezzi, presidente di Federalberghi mastica amaro. Le strade piene di persone le ha viste pure lei. Ma sa anche cosa vedranno i suoi occhi a partire da domani: il vuoto in struttura o quasi. "Almeno fino al Ponte dell’Immacolata. Poi resta il periodo da novembre fino a marzo di buio pesto per il turismo locale. La nostra categoria proprio non se la sente di cantare vittoria e dire che va tutto bene".

Sui numeri pesano il marzo e aprile del 2021, passati ancora in regime di semi-lockdown. "Proprio mentre la nostra stagione sarebbe dovuta iniziare: ancora ne stiamo pagando le conseguenze. Stiamo soffrendo un anno con perdite che vanno dal 50 all’80 per cento e non possiamo festeggiare per appena tre giorni di ’pienone’ in città". Le prenotazioni arrivate nei giorni precedenti non cancellano infatti le spese triplicate per le sanificazioni e i tamponi del personale che, in alcuni casi, vengono pagate dalle aziende stesse. Ma anche le continue disdette di visitatori che magari, a pochi giorni dalla partenza, scoprono di essere risultati contatto di un positivo o, peggio, positivi. "Tre giorni non reggono 365 giorni di un anno nero".

Il consuntivo dell’estate emerso dai dati statistici del Comune non basta a consolare la categoria. Da gennaio sono infatti 216.890 gli arrivi registrati nelle strutture alberghiere ed extralberghiere, con 509.719 presenze. Rispetto al 2020 i dati registrano un venti per cento di presenze in più e il 23 per cento di presenze in più. "Il problema – riflette Lezzi – è che il 2020 non può essere preso come termine di paragone. Dobbiamo confrontarci soltanto con i dati del 2019. Tutto il resto non serve a niente e non rende giustizia delle perdite e dei costi che abbiamo dovuto affrontare".

I timori per la categoria sono ora per il dopo Siena International Photo Awards. "Si tratta dell’ultimo evento poi il novembre si prospetta nero". Anche sul fronte ponte di Ognissanti, secondo Federalberghi, si rischia l’effetto miraggio: persone in città, sì. Ma sono le stesse che, nel 2019, pernottavano due notti anziché una.

"In molti quattro stelle è andata così: su due notti a disposizione, le persone hanno scelto di restare per una soltanto". Le richieste della categoria: più eventi per illuminare il buio che va da novembre a inizio marzo. E chiarezza da parte del Comune sulla tassa di soggiorno del 2022. "Chiediamo che si venga a conoscenza della tassa di soggiorno per il prossimo anno: l’anno scorso era previsto un abbattimento grazie ai fondi governativi, ma non è stato fatto. Cosa succederà l’anno prossimo?".