"A settembre, nella prima data possibile, il Comune organizzerà un incontro per parlare del futuro dello stadio Franchi. Saranno presenti, oltre all’Acn Siena, tecnici, progettisti, le commissioni consiliari interessate e i rappresentanti della cittadinanza". Così l’assessore allo Sport, Paolo Benini nel rispondere all’interrogazione di Bruno Valentini, Pd, sui lavori al Rastrello, ha annunciato anche la presenza del sindaco di Udine per raccontare la propria esperienza nella riqualificazione dell’impianto sportivo friulano.
Hanno destato infatti curiosità le dichiarazioni del vicepresidente dell’Acn Siena, Alessandro Belli, che proprio lo stadio di Udine ha come modello per il Franchi: "In aggiunta agli impegni previsti dal bando della concessione dello stadio – aveva evidenziato –, stiamo valutando ulteriori miglioramenti da proporre al Comune che potrebbero essere funzionali al più efficace utilizzo sia dello stadio stesso sia del campo “Bertoni” dell’Acquacalda". In aula l’assessore Benini ha garantito che il Comune ha finora autorizzato la sola ristrutturazione della tribuna, rinviando appunto a settembre ogni altra operazione e aprendo un percorso amministrativo che valuti le proposte extra sportive (commercio, centro wellness, ecc.) dell’Acn. Ma Valentini sottolinea: "E’ un progetto ambizioso, che non può certo essere separato dal ritorno della Robur in categorie superiori. Rimangono per ora oscuri gli aspetti di business che consentirebbero alla proprietà della società calcistica di rientrare dal grande investimento che ha promesso di fare. Infine – è la conclusione – ho ricordato l’assoluta necessità che il Comune si premunisca adeguatamente dal rischio che ogni cantiere che si aprirà nella conca del Rastrello non venga portato a termine, perché nella memoria c’è ancora lo scempio dell’area sportiva di Taverne d’Arbia con i lavori della gestione Mezzaroma rimasti a metà".
C.B.