Lite sul pullman per la mascherina

L’autista di Tiemme ha chiamato i carabinieri. "Quel ragazzo non la indossa correttamente"

Controlli dei carabinieri (foto Lazzeroni)

Controlli dei carabinieri (foto Lazzeroni)

Siena, 29 maggio 2020 - «La mascherina non è indossata bene! La deve tenere sopra il naso". Una frase, la replica del giovane che non rispettava le regole anticontagio ed è scoppiata la discussione. Così accesa che sono stati chiamati i carabinieri per calmare gli animi fra i passeggerri di un pullman di Tiemme. Tutto è finito senza denunce ma il fatto è sintomatico della delicatezza del momento che viviamo. Tanti che pretendono il rispetto delle regole perché, come ripetono gli esperti, stiamo convivendo con il virus. Dall’altra la convinzione che la riapertura delle attività rappresenti il ‘liberi tutti’ anche nei comportamenti più disinvolti, come dimostra la polemica nazionale sui giovanissimi e la movida.

A chiamare i carabinieri, in verità, è stato l’autista del pullman. Erano le 20,40 quando ha composto il 112 per via della confusione che c’era a bordo. Si è fermato all’altezza di Isola d’Arbia, sulla Cassia Sud. Le divise si sono fatte raccontare il motivo del litigio, sentendo le parti. E hanno ricostruito che era tutta colpa di una mascherina non indossata correttamente. Una passeggera aveva rimproverato un ragazzo perché la portava sì ma senza coprire il naso. Si dirà: in strada in questi giorni vediamo comportamenti ben peggiori, persone che parlano vicinissime tenendola sotto il mento, per esempio. E c’è anche chi non la indossa in mezzo alla folla. Ma sul bus deve stare al viso. E’ obbligatoria. Il giovane sui è giustificato dicendo che avvertiva dolore al naso per cui non poteva coprirlo. Altri passeggeri avevano supportato la signora nella ‘battaglia’. Miracolo: all’arrivo dei militari il ragazzo aveva tirato su correttamente il dispositivo di protezione.

La.Valde.