L’incognita Monticiano sul Palio straordinario

Manca ancora l’autorizzazione della commissione di vigilanza sulla pista. I lavori di addestramento al ’Tamburo’ indispensabili per parlare di Carriera

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C’è un po’ di confusione nell’opinione contradaiola e dirigenziale sulla concatenazione organizzativa che potrebbe portare, casomai, ad effettuare il Palio straordinario in autunno. Al di là della fondamentale problematica relativa allo stato di emergenza, la cui decisione arriverà solo a ridosso dell’attuale scadenza (31 luglio), appare opportuno scandire con attenzione i passaggi della realtà attuale.

Questa realtà, secondo voci certe provenienti da Monticiano, proibisce allo stato attuale qualsiasi tipo di attività sulla pista Il Tamburo, poiché la Commissione di vigilanza non ha dato il proprio nulla osta ai lavori di addestramento.

Probabilmente la questione si risolverà a breve, visto che per la terza volta la commissione si riunirà; ma al momento alla pista di Monticiano non si può accedere. Se, come è certo, i veti verranno superati, ci sarà un’altra questione da risolvere ed è quella che concatena il Protocollo degli addestramenti dei cavalli con il Regolamento del Palio.

Si tratta di una interdipendenza che non può trovare soluzioni diverse da quelle stabilite. Nel particolare il Protocollo dispone (articolo 7) che il sindaco debba, con proprio atto, "stabilire il programma dell’intera organizzazione". Nell’apposita disposizione il Sindaco ha stabilito che i cavalli "di anni 5 dovranno aerire all’invito a partecipare ad almeno due corse e a due lavori di addestramento".

A questo punto subentra l’articolo 37 del Regolamento per il Palio dove al comma 4 viene stabilito che il Sindaco dovrà emettere un’apposita ordinanza "che dovrà seguire le disposizioni" del Protocollo equino. Allo stato attuale, la non agibilità di Monticiano non permetterebbe la possibilità di attuare quanto previsto dall’articolo 37; ma tempo a disposizione per il Sindaco ce n’è in abbondanza. Dopo aver ottenuto il via libera dalla Commissione di vigilanza, il Sindaco può benissimo stabilire il programma per Monticiano di 3-4 riunione e chiudere il problema.

Ma finché non c’è il nulla osta della Commissione la pista di Monticiano è tabù e, di conseguenza, lo svolgimento in Piazza del Palio. A meno che De Mossi non decida di cancellare le sue disposizioni dell’11 dicembre scorso.

Resta molto difficile pensare che i dirigenti di Contrada non abbiano ancora focalizzato l’attenzione su quanto sopra esposto e, forse, non sarebbe nocivo un immediato incontro tra i 17 Capitani ed il Sindaco.

Sergio Profeti