Leocorno, esplode la festa "La vittoria? Un miracolo"

L’ex capitano vittorioso Mandarini: "Premiata la grande unità del popolo". Fumi Cambi Gado: "E’ il trionfo di tutti, soprattutto con la rivale al canape"

Migration

Applausi, foto e video. Così il popolo del Leocorno ha salutato il ritorno di Violenta da Clodia nella stalla dopo la vittoria nel Palio dell’Assunta. Giovani e anziani si sono riuniti in Pantaneto per accogliere Tittia, il fantino con cui sono tornati a esultare dopo 15 anni di digiuno. L’ex capitano vittorioso, Alfredo Mandarini, non ha dubbi: "Questa è una vittoria importante, voluta e autorevole, che fa bene alla Contrada. Ne avevamo bisogno. E’ merito della dirigenza, che si è mossa nel segno della continuità e dell’unità, elementi essenziali per il funzionamento ottimale della Contrada stessa". E ancora: "Questo successo è frutto di una grande unità di intenti e di popolo. Tittia è un ’cannibale’ – ha aggiunto Mandarini –: ha un’intelligenza sopraffina che, grazie a tecnica e allenamento, dimostra ogni volta".

Concorda un altro storico capitano del Leocorno, Luigi Fumi Cambi Gado: "Io sono stato il primo a portare Scompiglio a Siena nel 2007, ma l’anno prima avevo montato Tittia – sottolinea –. Questa vittoria è per le nuove generazioni, è la festa di tutti soprattutto con la rivale al canape". Poi mostra commosso la maglietta sotto la giacca trendy a righine bianche e azzurre. La scritta parla chiaro: "Non basta essere bravi, bisogna essere i migliori". Maria Pia Corbelli, presidente del Terra di Siena International Film Festival, proclama: "La mia famiglia è del Leocorno. Sono felice di questa vittoria perché la Contrada mi ha dato tanto, proponendomi per la Medaglia d’oro della Città di Siena nel 1991". Fabio Cannoni, da sempre tifoso del Siena, puntualizza: "Prima c’è il Leocorno, poi la Robur. Ho 70 anni e piango come se ne avessi 15, ma ora si festeggia: ci aspettano 33 cene consecutive".

Il figlio Matteo è presidente di Società, piange di gioia, nonostante sia impegnato a organizzare i tavoli per la festa. Riesce solo a dire: "Non ci credo, ancora non ci credo", mentre un altro ex capitano vittorioso, Marco Gualtieri rimarca: "Oggi dopo 15 anni è l’epilogo alla nostra sofferenza. Questa gioia è un’emozione che mancava da tempo, un miracolo". Infine l’esperto di cavalli Paolo Corsi: "Volevo questa cavalla ed è arrivata, quando poi abbiamo montato Tittia non credevo ai miei occhi. Sono troppo contento: nella mia vita ho visto dieci vittorie, ora aspetto l’undicesima".

Cristina Belvedere