La legge del Palio: al forum de La Nazione confronto tra autorità e contrade

L'incontro voluto dal nostro giornale. Era presente il direttore Francesco Carrassi

Un momento dell'incontro (Foto Lazzeroni)

Un momento dell'incontro (Foto Lazzeroni)

Siena, 14 giugno 2019 - Per la prima volta nella secolare storia del Palio è andata in scena nella sala delle Lupe di Palazzo Pubblico, un forum senza rete sul tema La legge del Palio. Voluto da La Nazione, dopo il Palio straordinario di ottobre 2018 e alla luce dei dibattiti aspri che sono seguiti, il forum è diventato un confronto senza rete e senza diplomazie sulle nuove regole della Festa senese, le ordinanze innovative emanate dal sindaco Luigi De Mossi, le interpretazioni di legge sulla natura giuridica delle Contrade di Siena, enunciate dal procuratore capo della Repubblica di Siena, Salvatore Vitello, le ferree limitazioni imposte da nuove norme e le deroghe previste per la natura particolare del Palio, spiegate dal prefetto Armando Gradone e dal questore Costantino Capuano.

Come epilogo l'essenza dell'essere contradaioli, la forza di una tradizione costretta ad adeguarsi alla contemporaneità senza perdere la sua anima antica, rappresentata dall'intervento di Claudio Rossi, rettore del Magistrato delle Contrade.

Mai era accaduto che tutti gli attori del Palio come organizzazione e non come Carriera, sedessero attorno allo stesso tavolo e dialogassero liberamente, difendendo il proprio punto di vista. Particolarmente accalorato e ricco di rivelazioni l'intervento di apertura del sindaco De Mossi.

Che prima ha elencato le regole e le ordinanze che limitano il recinto dei fronteggiamenti tra contradaioli in Piazza, che non sono mai perseguibili (è l'arringa del sindaco) se si attengono a quelle norme. E poi ha tirato fuori l'asso dalla manica: la lettera del ministero della Salute che dà il via libera al nuovo protocollo dei farmaci per i cavalli del Palio e alle nuove regole sui prelievi e sui trattamenti.

La novità più corposa riguarda la previsione di prelievi di sangue, oltre che per tutti i cavalli al momento della previsita, e per i dieci scelti per essere assegnati alle Contrade che corrono, anche per il cavallo che ha vinto il Palio. Una innovazione per rispondere alle richieste del ministero che chiedeva di adeguare il regolamento. Con le nuove ordinanze Siena, e il sindaco De Mossi che le ha firmate, hanno dimostrato di non temere inchieste e polemiche, sposando la linea della trasparenza massima, conciliata con la storia.